"I trasporti rischiano lo stop": l'allarme di Vetrella
L'assessore regionale: "Non abbiamo i soldi per gestire l'ordinario, figurarsi per la manutenzione straordinaria, per acquistare nuovi autobus o mettere in sicurezza le reti. Tutte operazioni che sarebbe indispensabile fare"
Dal prossimo gennaio si potrebbe verificare il blocco dei trasporti in Campania. L'allarme è stato più volte lanciato, dato che il governo non ha ancora provveduto al trasferimento dei fondi per il trasporto pubblico locale per il 2012 e per il 2013 . Il coordinatore della commissione infrastrutture e mobilità della Conferenza delle Regioni, Sergio Vetrella, assessore campano ai trasporti, ha spiegato: "Nel dicembre 2011 la Conferenza delle Regioni e il Governo avevano firmato un patto che definiva come reperire le risorse minime indispensabili per gestire il 2012: 1200 milioni dovevano arrivare dallo Stato a cui si sarebbero aggiunti 314 milioni di fondi che ci spettavano dal 2011 e che non erano mai arrivati ed altri 148 milioni che dovevano essere recuperati dai fondi per l'edilizia sanitaria. Altri 86 milioni il Governo li avrebbe aggiunti come premialità a fronte del raggiungimento dei requisiti stabiliti dal Patto sul trasporto pubblico locale". Ma da allora non è arrivato un euro, né è stato mai siglato il Patto sul trasporto pubblico locale.
Ed una riunione prevista nelle scorse ore con il Governo è saltata e le Regioni propongono di riconvocarla per giovedì 25 ottobre. "Da tempo non paghiamo più le fatture, anche con Trenitalia abbiamo fatture non pagate. In altri casi, attingiamo a fondi accantonati, se ci sono. La situazione è grave", ha sottolineato Vetrella.
Se in agosto il governo ha ribadito che sarebbero arrivati i fondi non ancora distribuiti e che il Patto per il trasporto pubblico locale sarebbe stato sottoscritto entro ottobre, la discussione non è ancora partita. "In questo anno non abbiamo potuto pagare molte fatture. Non abbiamo i soldi per gestire l'ordinario, figurarsi per la manutenzione straordinaria o per acquistare nuovi autobus o per mettere in sicurezza le reti: tutte operazioni che sarebbe indispensabile fare. Il rischio, ha concluso Vetrella, "è il blocco del sistema e quindi dei lavoratori che viaggiano e dunque di tutta l'economia: bisogna intervenire al più presto".