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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Giugliano in campania

La Terra dei Veleni su Rai2: indignazione e delusione dai comitati di lotta ambientale

Rimasti in attesa di intervenire per ore hanno deciso di abbandonare la piazza. Don Patriciello: "Hanno rubato due ore della mia vita. Due ore in piedi, a Giugliano, a sorbirmi le chiacchiere che si facevano in studio"

E' andata in onda ieri, in prima serata, la trasmissione di Rai 2 'Virus', condotta da Nicola Porro. Titolo della puntata 'La Terra dei Veleni': una trasmissione che avrebbe dovuto raccontare il dramma di quella vasta zona tra Napoli e Caserta vittima dei costanti sversamenti abusivi e dalla pratica criminale dei roghi tossici e che invece ha fatto sorgere grande indignazione tra i comitati locali che da anni lottano contro lo scempio ambietale e il conseguente picco di mortalità per tumore tra i cittadini.

"Si è trattato di un salotto politico" è la frase che ricorre di più in queste ore nei gruppi di facebook dedicati alla lotta territoriale in difesa dell'ambiente e della salute pubblica. Inoltre il collegamento previsto da Giugliano con gli esponenenti del Coordinamento Comitato Fuochi (tra cui padre Maurizio Patriciello, ormai notissimo parroco 'anti-roghi' di Caivano) non è mai avvenuto (o meglio, è avvenuto in grande ritardo e per questo non con i comitati che avrebbero dovuto intervenire) perché gli attivisti, dopo ben due ore di attesa, hanno deciso di abbandonare la piazza, infuriati per l'accaduto e per la piega che aveva preso la trasmissione.

L'accento, in studio, è stato infatti posto soprattutto sullo smaltimento dei rifiuti urbani, ma a queste latitudini è fin troppo chiaro che si tratta di un falso problema. Ciò che davvero avvelena la nostra terra è lo smaltimento illegale di scarti industriali (dalle vernici all'amianto, dai solventi fino ai pneumatici): sono quelli i veri rifiuti tossici che sotterrati o dati alle fiamme avvelenano l'aria, l'acqua, i campi e mettono in pericolo la salute dei cittadini.

Questo il commento che Don Patriciello ha lasciato sulla sua pagina di facebook: "Mi chiedo quanti italiani hanno avuto l'eroico coraggio di sorbirsi la trasmissione di ieri sera di Nicola Porro. Semplicemente insopportabile. Italia mia, come sei caduta in basso! A me, con l'inganno, i giornalisti di Rai due hanno rubato due ore della mia vita. Due ore in piedi, a Giugliano,a sorbirmi le chiacchiere che si facevano in studio. L'ho fatto perché era importante dire agli italiani in ascolto che il VERO DRAMMA, che sta portando a morte il popolo campano NON sono i rifiuti CASALINGHI, ma le IMMONDIZIE INDUSTRIALI, interrate e bruciate a tonnellate nelle nostre campagne. Ancora ieri, il generale Sergio Costa con gli uomini della Polizia Forestale, ha individuato, a Caivano, un altro immenso campo strapieno di questa autentica maledizione. C'è di tutto in quella campagna. Ma proprio di tutto. Sembra di essere all'inferno. Non è la vecchina maleducata a far paura, ma i disonesti, disumani, ottusi criminali di cui anche Nicola PORRO e i suoi invitati in studio hanno preferito fingere di ignorare. Chissà perché! Chissà perché! Ma vi pare che questo governo con tutti i problemi che ha, si preoccupa di noi? Dunque? Duqnue, o sono i campani a sollevrasi in piedi, alzare la voce, accendere il c ervello e farsi sentire, o saranno costretti a morire avvelenati"

Rabbia anche dall'oncologo Marfella, al quale durante la trasmissioni sono stati dati solo pochissimi minuti: "sono ancora infuriato - scrive il medico questa mattina - non perché non hanno rispettato me ma perché non rispettano i nostri morti ed i nostri malati. Siamo tutti infuriati....e stanchi di essere uccisi e presi pure in giro....non lo permettiamo più a nessuno".

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