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Cronaca

"Ci hanno cacciate dal campeggio soltanto perché trans": la denuncia

Tre amiche, napoletane, erano in una struttura calabrese per nudisti. Cinque giorni di relax, poi il 14 agosto uno schiuma party. "Ballavamo in modo sensuale come gli altri, ma hanno cacciato solo noi"

Stefania non ci sta. È stata cacciata da un campeggio naturista calabrese insieme a due amiche trans napoletane per “atti osceni”, ma secondo lei la verità è un'altra. "Eravamo in vacanza in questo campeggio per naturisti, un campeggio cioè dove tutti girano nudi – racconta – e noi, proprio per non creare problemi a nessuno, soprattutto ai bambini presenti, non siamo mai andate in giro nude. Abbiamo, piuttosto, preferito sempre indossare il tanga”.

Per i primi cinque giorni tutto è andato bene. “Abbiamo fatto amicizia con tante persone, eravamo le prime a ballare in pista la sera e poi tutti insieme a noi”, continua Stefania, trans da quando era adolescente. Poi il 14 agosto qualcosa è cambiato. Ad uno schiuma party ballano “in maniera sensuale con altre persone”, ricambiate, poi il giorno dopo vengono sbattute fuori. Soltanto loro.

“Siamo state convocate dalla direttrice – racconta ancora Stefania – la quale ci ha detto senza se e senza ma che dovevamo andare via e che non dovevamo mai più tornare, che meritavamo di essere denunciate per atti osceni in luogo pubblico per quello che avevamo fatto”.

“Allora io mi chiedo e vi chiedo – prosegue – perché siamo state cacciate solo noi e non anche gli altri che hanno ballato con noi in maniera altrettanto sensuale, per giunta nudi?". Stefania è sicura: discriminazione.

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