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"Il traffico aereo a Napoli è un rischio per la salute dei cittadini": comitati e tecnici spiegano perché (VIDEO)

Con i suoi quasi duecento voli giornalieri, l’aereoporto di Capodichino può incidere in maniera determinante sulla conservazione dei beni del Museo di Capodimonte. La pista 06 dell’aereoporto, quella orientata verso la città di Napoli, viene utilizzata oggi, in pieno boom turistico, sia per l'atterraggio che per il decollo. Quando il motore è al massimo della potenza l’aeroplano provoca forti turbolenze che determinano un livello di inquinamento acustico molto alto. Questo danneggia la salute e la vivibilità di tutti i residenti delle zone interessate dal volo a bassa quota, e potrebbe mettere a repentaglio la stabilità dei tesori conservati nel Museo di Capodimonte. Il direttore del Museo, Sylvain Bellenger, spiega: “Sono così sordo che non riesco più a sentirli ma stiamo intavolando una discussione con GESAC, presto ci saranno degli sviluppi per porre rimedio”.
Siamo stati per un'ora nei pressi del Museo di Capodimonte. Con noi Stefania Cappiello del comitato No Fly Zone, l'avvocato del comitato, Gennaro Esposito, e l'ingegnere aerospaziale Francesco Barbato. In un'ora più di dieci aerei sono transitati sulle nostre teste, a quote così basse da rendere impossibile il dialogo. "Bisognerebbe creare un dibattito su questa questione", spiega l'avvocato Esposito. "Si parla della salute di migliaia di cittadini". Il comitato ha richiesto all'Asl competente la rilevazione del picco sonoro, per dimostrare, dati alla mano, il disastroso livello di inquinamento acustico cui è sottoposta gran parte della cittadinanza. 

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