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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Giovanni a Teduccio

Torna la “riffa della pistola” nei rioni dei clan

Non si vedeva dagli anni 90'. Si tratta di una tombola in cui in premio c'è un'arma per i giovani dei clan pagata con i soldi delle estorsioni

Era “in uso” negli anni 90' quando la camorra a Napoli e provincia faceva da padrone incontrastata. Decine di anni, di arresti e di condanne dopo, è tornato uno dei fenomeni più preoccupanti di quel periodo. Si tratta della “riffa della pistola”, una tombola dove in palio c'è un “ferro”, un'arma che può andare da una pistola di piccolo calibro ad un kalashnikov. A rivelarlo è stato un documento esclusivo pubblicato da “Stylo 24” a firma di Giancarlo Tommasone. Nell'audio registrato dal giornalista parla un giovane di San Giovanni a Teduccio che spiega come viene organizzata la riffa 2.0”.

In primo luogo si tratta di uno strumento di estorsione. Durante i periodi in cui i clan “escono” per imporre il pizzo ai negozi, girano con un cartellone costringendo i commercianti a comprare dei numeri ed imponendo così una tangente. Gli esercenti sanno perfettamente che non vinceranno mai nulla in questo concorso ma pagano senza creare problemi. Rispetto agli anni 90' adesso si sono aggiunti come vittime anche i commercianti cinesi che pagano fino a 500 euro per un numero.

Al “concorso” poi partecipano anche i ragazzi del clan e sarà uno di loro ad aggiudicarsi il premio. Non un paio di occhiali da sole o una borsa come raccontato agli esercenti, ma una pistola 7,65, una 9x21 o un kalashnikov. Il pregiudicato ascoltato ha raccontato di come l'ultima volta la riffa sia stata fatta il 16 agosto ad Ischia Porto, dove molti uomini dei clan si incontrano per passare le vacanze, e lì è stato festeggiato il vincitore di un premio che fa piombare in un passato oscuro le periferie di Napoli.  

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