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Cronaca San Giuseppe / Piazza del Gesù Nuovo

Guerriglia tifosi a piazza del Gesù, i commercianti: "Ora chi ci ripagherà per i danni subiti?"

Cassonetti dell'immondizia incendiati, vetri dei bus che invadono le strade e locali della movida vandalizzati. Napoli cerca di tornare alla normalità dopo gli scontri tra tifosi di ieri

In piazza del Gesù questa mattina regna una calma apparente. L'obelisco dell'Immacolata è bagnato dal sole e le scolaresche sono in visita per ammirare le bellezze del centro storico. La guerriglia urbana che ha devastato ieri la piazza sembra solo un lontano ricordo, ma le ferite che la città si porta dentro sono ancora evidenti.

"Grave errore fare arrivare i tifosi tedeschi nel cuore del centro storico"

Nonostante l'alacre lavoro della task force messa in piedi dall'Asia le strade sono ancora invase dai detriti dei vetri spaccati dei bus che portavano i tifosi tedeschi in albergo dopo l'invasione della piazza e gli scontri con i tifosi azzurri. A subire i danni maggiori sono però i commercianti di piazza del Gesù e delle strade limitrofe. "Devono spiegarci perchè hanno portato o fatto arrivare i tifosi tedeschi a piazza del Gesù. E' stretta e piena di locali. Dovevano portarli alla Stazione Marittima o a piazza del Plebiscito dove c'è la Prefettura. Tanti commercianti hanno subito gravi danni. Ci sono colleghi che avevano appena fatto lavori. Mi chiedo chi pagherà per i danni subiti", afferma a NapoliToday un lavoratore del baretto Trinity di Calata Trinità Maggiore.

"C'era un gruppo di donne in pellegrinaggio per san Giuseppe Moscati nella chiesa del Gesù Nuovo. Molte erano anziane. Si sono trovate tra i tifosi dell'Eintracht che salivano verso piazza del Gesù e i supporter del Napoli. Hanno iniziato a battere le mani sulle vetrate del mio wine bar, nella calca si sono anche rotte bottiglie. Le abbiamo assistite e calmate", spiega a NapoliToday Maurizio Langella, titolare di RedWine a Calata Trinità Maggiore.

Piazza del Gesù il giorno dopo gli scontri tra i tifosi (Foto di Nicola Clemente)

Confesercenti: "Indignati per quanto accaduto"

Il presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale di Confesercenti Vincenzo Schiavo esprime profonda vicinanza ai commercianti: "Siamo indignati - ha detto Schiavo - per quanto accaduto ieri, non è accettabile che i teppisti provenienti dalla Germania abbiano messo a ferro e fuoco una città, provando notevoli danni per centinaia di migliaia di euro per tanti bar e ristoranti di Napoli colpiti dagli atti vandalici di cui abbiamo tutti contezza. Rimaniamo basiti dalla violenza di queste persone che non hanno avuto rispetto nè dello sport e nè della civiltà, sfregiando la nostra città e colpendo al cuore i nostri imprenditori e la nostra economia. La città è stata invasa da vandali, da delinquenti, venuti qui in maniera violenta per compiere atti di devastazione. Sono stato a Piazza del Gesù, al fianco degli esercenti colpiti, per esprimere totale sostegno: Confesercenti, con la propria struttura finanziaria e con le banche, è pronta a sostenerli anche economicamente per superare quanto accaduto. I danni sono ingenti - sottolinea Vincenzo Schiavo- perchè oltre a quelli provocati dai teppisti ci sono i danni di immagine per la città, i danni morali e i danni procurati ai tanti veri turisti che si sono dovuto barricare negli alberghi senza poter uscire. Sono notevoli i mancati incassi per gli altri ristoratori, non colpiti dagli atti vandalici, ma che non hanno potuto ospitare turisti e clienti dato il clima di coprifuoco che c'è stato in molte zone della città. Decine di locali sono rimasti deserti. Chi ripaga le imprese campane per tutti questi danni? Mi auguro che le autorità competenti, anche del calcio, tengano definitivamente e per sempre lontano dagli stadi e dagli eventi sportivi queste persone. Sono individui che non hanno il diritto di entrare nelle nostre città per devastare e sfregiare i centri storici, ferendo anche le forze dell'ordine, alle quali - conclude il presidente - esprimo la totale solidarietà e un sentito ringraziamento per il lavoro che hanno fatto anche ieri, difendendo la nostra città" .

Guerriglia urbana

La guerriglia urbana si è scatenata ieri dopo il divieto per i tifosi della squadra della Bundesliga, residenti a Francoforte, di poter assistere al match di Champions League che ha poi sancito il passaggio degli azzurri ai quarti di finale della competizione per la prima volta nella storia. Si sono invece ugualmente presentati a Napoli in diverse centinaia, dando vita ad un corteo sulle strade della città sino a raggiungere piazza del Gesù. Qui sono entrati in contatto con gli ultras del Napoli, nonostante la presenza della polizia. Pesanti tensioni e scontri si sono verificati nella piazza dalle 16.30 del 15 marzo, dove è stata anche data alle fiamme una vettura della polizia. Ingenti danni anche alle attività commerciali del centro storico. Totalmente devastati i cinque bus Anm che trasportavano i tedeschi. Uno degli autisti è anche stato costretto a ricorrere alle cure mediche in ospedale per una ferita ad un occhio. In serata ancora scontri sul lungomare. Otto persone sono state arrestate, cinque italiane e tre tedesche.  Il bilancio parla anche di 10 agenti e due tifosi teutonici feriti. Il tutto per una partita di calcio. Nelle prime ore del mattino del 16 marzo i supporter dell'Eintracht hanno poi lasciato Napoli scortati dalle forze dell'ordine. 

Scontri tifosi Eintracht (Foto Nicola Clemente)

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