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Cronaca Quarto

I tifosi della Quartograd: "Ci hanno puntato una pistola alla tempia"

Secondo i tifosi un agente avrebbe detto: "Mi tolgo la divisa e andiamo nella terra a fare uno contro uno"

Tutt'altra versione rispetto a quella letta sui media da parte dei tifosi della Quartograd, identificati la scorsa notte sulla Napoli-Bari, mentre andavano a sostenere la loro squadra che giocava contro il Lecce.

"E' accaduto che durante una sosta in autogrill - si legge dall nota - siano state prese , senza pagare, alcune bottiglie di vino, qualche busta di biscotti e delle patatine: una ragazzata, dell’ordine delle tante che possono essere commesse quando si è giovani, tra l’altro rientrata subito, ancor prima di ripartire dal suddetto autogrill, quando rientrati tutti in pullman e resici conto della cosa, abbiamo raccolto il tutto per restituirle con tanto di scuse all’addetta in servizio dell’Autogrill. Solo a quel punto il viaggio è ripreso, alla volta di Lecce, senza né furti, né assalti o razzie fatte in nessun’area di sosta".

I giovani ritornano in pullman e proseguono la strada, quando vengono fermati dalla Polizia per una perquisizione. Il Presidente, Giorgio Rollin, viene identificato. Subito dopo, a detta dei giovani tifosi impegnati anche nel sociale, arriva la prima provocazione. Un agente, come riporta la nota della Quartograd, avrebbe detto testuali parole: “Io non alcun problema con voi, ragazzi, anzi se c’è qualcuno di voi ha problemi con me e mi vuole sfidare, io non ho paura, mi tolgo la divisa e andiamo nella terra di la a fare uno contro uno”. Una provocazione, secondo i tifosi, alla quale si sarebbe aggiunto fatto ancor più grave.

Agli agenti viene chiesto di velocizzare i tempi, proprio per fare in mnodo che i sostenitori potessero arrivare in tempo sul campo. "Avviene così, l’inverosimile - si legge ancora dalla nota della Quartograd - ciò che poteva sfociare in tragedia: l’agente estrae dalla fondina, la pistola d’ordinanza, la carica e la punta alla tempia del ragazzo che si era permesso di chiedere di farci ripartire. Solo l’intervento dei suoi stessi colleghi che l’hanno bloccato e scaraventato sull’auto, ha evitato che accadesse un nuovo caso Gabriele Sandri"

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