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Cronaca

Terrorismo, "Napoli è sempre stata immune dagli attacchi": i motivi

"Negli anni 2000 i gruppi salafiti algerini e marocchini consideravano l'Italia, e Napoli in particolare, come un centro operativo irrinunciabile dove era facile procurarsi armi, alloggi e documenti contraffatti, che doveva pertanto rimanere immune da attacchi", è il commento di Roberti

L'attacco terroristico di Barcellona ha fatto tornare altissima la tensione sulla sicurezza nazionale anche in Italia.  Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha infatti chiesto di "tenere elevato il livello di vigilanza, rafforzando sul territorio le misure di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio, nonché verso i luoghi che registrano particolare affluenza e aggregazione di persone".

Il prefetto di Napoli Carmela Pagano ha convocato il comitato in Prefettura il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con i vertici delle forze dell’ordine e i rappresentanti del Comune. Attenzione massima al centro storico sugli "obiettivi sensibili" ovvero porto, aeroporto e stazioni.
Il procuratore nazionale Antimafia e antiterrorismo Franco Roberti in una intervista al Mattino ha detto la sua riguardo le presunte minacce di possibili attentati jihadisti in Italia. "È una verità storica comprovata da processi celebrati in Italia: negli anni 2000 i gruppi salafiti algerini e marocchini consideravano l'Italia, e Napoli in particolare, come un centro operativo irrinunciabile dove era facile procurarsi armi, alloggi e documenti contraffatti, che doveva pertanto rimanere immune da attacchi".

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