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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto nei Campi Flegrei e trivellazioni, i vulcanologi: "Sono pericolose"

Dopo lo sciame sismico dello scorso mercoledì è tornata alla ribalta la polemica sulle trivellazioni nei Campi Flegrei. I pareri di Giovanni Chiodini e Giuseppe Mastrolorenzo

La polemica è tornata a galla insieme al terremoto di mercoledì 7: è davvero necessario effettuare trivellazioni nel territori del supervulcano dei Campi Flegrei? La gente è spaventata, e gli esperti in materia sul tema si dividono. Mentre la perforazione profonda a Bagnoli venne bloccata dall'allora giunta comunale, ora è in ballo il nuovo progetto di un impianto geotermico ad est della Solfatara: quattro profondi pozzi per recuperare la forza del vulcano e farne energia.

Come spiega Paolo Barbuto sul mattino, uno di essi andrebbe scavato esattamente nel punto in cui mercoledì è stato registrato l'epicentro dello sciame sismico. Il progetto, sottoposto al Ministero dell’Ambiente per una valutazione, è consultabile da tutti: pozzi a breve distanza dalla zona tra Agnano e Pozzuoli in cui sorgono abitazioni e alcuni concessionari di automobili.

Giovanni Chiodini dell’Ingv, a cui si deve l'attuale sistema di monitoraggio del vulcano, sottolinea che – pur essendo necessario elevare il livello di guardia sui Campi Flegrei – "è tutto sotto controllo". È comunque perentorio: "Io, alla luce di ciò che ho visto e studiato, non andrei a perforare questa zona".

Ancora più diretto il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo: "Eseguire trivellazioni all’interno dei Campi Flegrei può generare sequenze sismiche con eventi di magnitudo non prevedibile, fenomeni di esplosione ed eruzione dei pozzi, modificazione del regime delle falde acquifere, generazione di campi fumarolici, propagazione di sistemi di frattura, bradisismo, diffusione di gas nocivi, alterazione del microclima".

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