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Cronaca

Terra dei Fuochi: dalla Regione 5 mln per contrastare i roghi tossici

Sarebbero finalmente sul tavolo le risorse promesse a luglio per arginare il drammatico fenomeno nelle province di Napoli e Caserta. Pronto anche un bando rivolto ai Comuni per presentare progetti d'investimento

A quanto pare, qualcosa di concreto si smuove nella Terra dei Fuochi. Sarebbero finalmente disponibili i cinque milioni di euro annunciati a luglio durante la firma di un 'patto tra le istituzioni' e un bando per attuare le attività più urgenti di contrasto al fenomeno illegale dei roghi tossici (incendi di rifiuti pericolosi) sul territorio delle province di Caserta e Napoli interessate dal problema.

Ad annunciarlo, esprimendo soddisfazione per la firma dell'apposito decreto, è l'assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. ''Diamo così concreta attuazione - sono le parole dell'assessore Romano che si leggono in una nota dell'Ansa - agli impegni della Regione contenuti nel Patto firmato in prefettura con i comuni interessati dal problema degli incendi illegali di rifiuti che prevede, appunto, azioni di contrasto ai roghi, anche mediante l'acquisizione di infrastrutture e tecnologie avanzate da assegnare agli operatori impegnati nelle specifiche attività di sorveglianza e anti-incendio.

"Lo stanziamento dei cinque milioni è solo una delle misure adottate dall'amministrazione regionale per il territorio interessato. Proprio sulla lotta ai roghi dei rifiuti è stata di recente approvata all'unanimità dalla Commissione Ambiente del Consiglio regionale la proposta di legge presentata dalla Giunta Caldoro'', ha proseguito l'assessore.

''Il bando è rivolto ai Comuni delle province di Napoli e di Caserta firmatari del Patto che potranno presentare progetti di investimento finalizzati a contrastare il fenomeno dei roghi attraverso l'implementazione di sistemi per il controllo e la tutela ambientale. Le proposte - ha concluso Romano - dovranno prevedere interventi per l'acquisizione, l'implementazione/potenziamento di dispositivi per la videosorveglianza e/o interventi di riqualificazione di aree precedentemente interessate da abbandoni e/o roghi di rifiuti già ripulite, finalizzati a prevenire ulteriori fenomeni di abbandono attraverso operazioni di piantumazione o sistemazione a verde, recinzione''.

Al momento però, resta ancora in piedi il bando per costruire un inceneritore a Giugliano, impianto che dovrà bruciare milioni di tonnellate di ecoballe (nelle quali c'è anche materiale pericoloso) e contrastato dall'intera cittadinanza sia di Giugliano che dei paesi limitrofi, come ha dimostrato la presenza di diecimila persone alla mobilitazione dei giorni scorsi, le delibere di opposizione approvate da diversi comuni del territorio e l'appello alla partecipazione ad una nuova marcia per chiedere il ritiro del bando di gara per l'impianto di incenerimento che si terrà l'8 ottobre (partenza dalla stazione di Aversa e arrivo a Giugliano).
 

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