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Cronaca

Terra dei Fuochi, Caldoro: "I prodotti della Campania sono controllati"

Il Governatore: "Lo sono più di altri proprio per le vicende del passato". E sulle aree contaminate: "Sono circoscritte, ma bisogna continuare a lavorare. Ci vorranno anni, senza illudere nessuno"

Il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, torna sulla questione "Terra dei Fuochi" e della sicurezza dei prodotti coltivati, anche in seguito alla polemica sorta intorno alla pubblicità di una azienda specializzata nella lavorazione dei pomodori nella quale si sottolinea che i pomodori utilizzati provengono esclusivamente dal nord Italia e, per l'esattezza, dalla Pianura Padana.

"PRODOTTI SUPERCONTROLLATI": I prodotti della Campania sono ''super controllati, lo sono più di altri proprio per le vicende del passato'', ha dichiarato Caldoro, il quale ha assicurato che sui prodotti ortofrutticoli ci sono ''controlli aggiuntivi per la qualità''. Il Governatore ha poi lanciato una proposta: ''rendere noto il contrario'', cioè evidenziare i prodotti che hanno superato i controlli. Con un'azione di ''maggiore trasparenza'' comunicare per quali prodotti ''i controlli sono stati negativi'' così da dire ''che quelli che stanno sullo scaffale del supermercato e del fruttivendolo vanno bene'', ha spiegato Caldoro. La Campania, ha ricordato il presidente della Regione, è ''l'unica Regione italiana ad avere il Sistr'', il sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti. Caldoro ha spiegato che la Regione Campania ha ''una deroga a riguardo''. ''Con l'intervento del Governo - conclude - non possono più essere portati in Campania rifiuti speciali da fuori regione''.

"AREE INQUINATE CIRCOSCRITTE": A partire dal ''2010 è iniziata l'aggressione alla parte malata del territorio che è l'1%''. Le aree inquinate sono già circoscritte ''a seguito delle inchieste della magistratura che ci ha dato i riferimenti tecnici''. Questo, ha precisato il Governatore, ''non vuol dire che non c'è il rischio, domani mattina, di trovare fusti interrati vicino a una casa'', ma si sta lavorando, ''con il Ministero dell'Ambiente, attraverso il monitoraggio satellitare per verificare la mappatura di tutta la Campania''. ''E' stata fatta la gran parte del lavoro anche per le piccole aree, si è andati anche nei posti più lontani - ha affermato - ma bisogna continuare con il lavoro di bonifica. Ci vorranno anni, senza illudere nessuno'', perché alle spalle, la Campania ha ''30 anni di sversamenti''. Riconosce, rifacendosi alle analisi condotte dai tecnici, che ''è difficile arrivare sotto terra per 'vetrificare''', impedendo che ''quello che c'è discenda in falda''. E rassicura i cittadini che ''in quelle zone i controlli, che stanno compiendo organismi nazionali, sono a raggiera''. Si parte cioè da ''nucleo'' e poi si allarga al territorio circostante. Occorre ''capire i problemi e attivare un'azione ulteriore di assistenza pubblica per tranquillizzare famiglie, cittadini di quell'area, sullo stato di salute''. (Ansa)

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