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Cronaca Piazza Eduardo De Filippo

Raid al San Ferdinando. De Filippo: "Salvate il teatro"

Dieci teppisti travolgono le maschere e tentano una rapina mentre l'attore mette in scena la commedia di Eduardo. Nessuna denuncia. "È stata la bravata di un gruppo di ragazzini"

L'episodio si è consumato qualche sera. Dieci teppisti entrano nel teatro che fu di Eduardo, il San Ferdinando, travolgono le maschere, tentano una rapina, arrivano in platea, urlano mentre sul palco c'è Luca De Filippo mattatore in "Le bugie con le gambe lunghe".

"Per come me lo hanno raccontato, non è stato un episodio così grave da rendere necessaria una denuncia alla polizia. Si è esagerato". Queste le parole di Luca. Nessuna denuncia è partita dal teatro per segnalare l'accaduto. Se non un raid, come hanno raccontato in molti, che cosa è stato allora? Si legge sul Mattino: "La bravata di un gruppo di ragazzini... Mi hanno detto che avevano tra dieci, dodici anni, massimo tredici. Sono entrati in teatro gridando, come altre volte in passato. Certo, stavo recitando; ma non è vero che sono entrati in platea. Avrei ovviamente interrotto la rappresentazione. Noi attori, dal palcoscenico, abbiamo sentito un po' di rumori, delle voci lontane. Nulla di più. Tanto vero che abbiamo continuato; e il pubblico, credo, non s'è accorto di niente".

Si è parlato anche di tentata rapina, ma De Filippo spiega:"A me non risulta. Voglio dire che ho parlato con le maschere della sala e loro non m'hanno detto nulla a questo proposito. Tranne che hanno inseguito i ragazzini. Loro sono scappati. E basta. Certo, questo episodio mi dispiace. Non doveva accadere. Ma paradossalmente da un certo punto di vista mi fa addirittura piacere che sia avvenuto, perché ora costringerà l'opinione pubblica e le istituzioni della città a restituire attenzione al teatro di Eduardo".

L'attore spiega infatti di aver voluto parlare con l'assessore Antonella Di Nocera sulla delicata situazione della sala. "Finalmente anche il Comune si sta rendendo conto che in tutti questi anni non è riuscita a tornare nel cuore degli abitanti del quartiere. Questo è il nodo da sciogliere. Una sala come il San Ferdinando è preziosa per migliorare la qualità della vita nell'intera zona". E sebbene le risorse finanziarie del Comune siano limitate "bisogna lavorare, tutti insieme, istituzioni pubbliche come Regione, amministrazione comunale, circoscrizione; e poi artisti, teatro stabile e cittadini; trovare i soldi e costruire una programmazione di un certo tipo che punti a fare del San Ferdinando un riferimento preciso del quartiere".

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