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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Pompei / Via Giuliana

Tentato omicidio passionale, assolta anche la mandante

Era stata condannata in primo grado ad otto anni e mezzo di carcere. Era accusata di aver armato un minorenne per punire l'ex marito di Pompei

Dopo due settimane dal primo verdetto di assoluzione, arriva anche la seconda a favore di colei che era ritenuta la presunta mandante di un tentato omicidio. È stata assolta per non aver commesso il fatto anche L.C., a processo perché ritenuta la mandante del tentato omicidio di Vincenzo Tufano, 42enne di Pompei. L'uomo venne raggiunto nell'agosto 2014 da un sicario all'esterno di un pub in via Giuliana nella città mariana, ma fortunatamente il killer che gli sparò fallì il bersaglio. Dopo essere stata condannata ad otto anni e mezzo in primo grado, la donna è stata assolta dalla Corte d'Appello di Napoli.

Fondamentale per arrivare a questo verdetto è stata l'assoluzione di colui che veniva considerato il killer, un 19enne di Torre Annunziata al momento dei fatti ancora minorenne. Secondo l'accusa, la donna l'aveva assoldato per punire l'ex marito per motivi passionali. Dopo che i giudici del tribunale dei Minori di Napoli hanno deciso che non era lui il killer, anche i colleghi della Corte d'Appello di Napoli hanno fatto lo stesso con la donna, facendo crollare completamente il castello accusatorio. Una sentenza con effetto a cascata che adesso impone la riapertura del caso per capire chi e perché il 9 agosto di due anni fa era a bordo di quella moto ed armato di pistola sparò contro il 42enne pompeiano.

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