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Tampone per chi rientra, assalto al Frullone. Utenti infuriati: "Il vero rischio è qui"

Primo giorno del punto allestito dall'Asl Napoli 1 Centro per i napoletani che tornano dall'estero. Lunghe code, assembramenti e litigi fin dalla mattina

E' stata una partenza choc quella del presidio allestito dall'Asl Napoli 1 al Frullone per tutti i napoletani che, rientrando dall'estero, sono obbligati a sottoporsi al tampone. Lunghe code si sono formate poco dopo le 8.30 di questa mattina, 15 agosto. Assembramenti e misure di sciurezza precarie e un'organizzazione, almeno inizialmente balbettant, hanno fatto salire la tensione. Non sono mancati litigi tra cittadini e personale sanitario e delle forze dell'ordine. 

A raccontare le difficoltà sono proprio gli utenti: "Siamo arrivati e c'era già il caos - spiega una ragazza - persone che urlavano, altri litigavano, una fila infinita. Molti erano senza mascherina. Inoltre, il personale chiama le persone urlando il loro nome come se fossimo in una salumeria". I tempi di attesa non sono brevi, come racconta un'altra cittadina: "Mi hano fatto registrare e mi hannodato un numero. Ho fatto una prima fila e poi mi è stato dato un secondo numero. Adesso devo aspettare. Sono stata a Ibiza e le misure di sicurezza erano molto più stringenti di stamattina. Ho paura di aver contratto il virus qui, all'Asl". 

Per alcuni, non sono state rispettate neanche le norme più basilari: "Ci siamo registrati su un foglio, usando tutti la stessa penna. - racconta un giovane - Se qui c'è un contagiato, domani ce ne saranno altri 300". La situazione si è normalizzata dopo le 10, anche se l'assembramento e il mancato distanziamento sono permanenti.

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