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Cronaca San Giovanni a Teduccio / Via Murelle

Tragedia a Napoli: imprenditore si toglie la vita in fabbrica

Il 57enne era titolare di una ditta di allestimenti uffici. Lascia una moglie e una figlia. Sequestrata la sua lettera d'addio

Tragedia a Napoli, dove un imprenditore 57enne, A.N., originario di Cercola, si è tolto la vita la scorsa notte impiccandosi nel capannone della sua ditta, tra i quartieri di San Giovanni a Teduccio e Barra.

A lanciare l'allarme, nella serata di ieri, era stata la moglie. L'uomo non era rientrato a casa, e non rispondeva al cellulare. Poco dopo la macabra scoperta, nella fabbrica di via Murelle.

Sul luogo del tragico gesto si sono recate le forze dell'ordine ed il magistrato. Sequestrata una lettera – in cui pare l'imprenditore abbia motivato il suicidio – e i computer dell'azienda.

IL PREMIER CONTE: "VICINI ALLA FAMIGLIA"

Numerosi i messaggi di cordoglio sui social network da parte dei suoi dipendenti e degli amici. Il 57enne lascia, oltre alla moglie, anche una figlia. La sua azienda, secondo quanto si apprende, prima del lockdown era economicamente florida e impegnata in lavori non soltanto in città ma anche al di fuori dell'Italia.

Il Sindaco di Cercola: "Non ci sono ragioni economiche alla base del gesto"

"I familiari mi hanno autorizzato a far sapere che soffriva di problemi di natura depressiva e non ci sono ragioni di natura economica alla base del gesto, anzi l'azienda è sana e non ha avuto alcun tipo di problemi in quel senso". E' quanto spiegato dal sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo all'Adnkronos sul suicidio dell'imprenditore, sottolineando che la famiglia "chiede riserbo e rispetto per questa tragedia che stanno vivendo".

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