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Venerdì, 19 Aprile 2024

Suicidi in carcere, il garante: "Vedremo altri morti"

La denuncia di Pietro Ioia: "Detenuti abbandonati in cella senza assistenza. Chi si uccide si sente lasciato solo. Sono morti di Stato"

Due suicidi in poche ore. Dall'inizio dell'anno sono cinque i detenuti campani che hanno deciso di togliersi la vita. Gli ultimi due sono Francesco Iovino, 43 anni, a Poggioreale, e Dardou Gardon, 33 anni, a Secondigliano. Due morti che hanno fatto scattare un nuovo allarme nazionale, dove i decessi per suicidio nel 2022 sono 49. "Ci saranno altri morti" assicura Pietro Ioia, il garante dei detenuti di Napoli, che al microfono di NapoliToday si lascia andare a un lungo sfogo.

"Possono anche togliermi il mandato se vogliono. Io non voglio più essere comlice di queste istituzioni. Chi si si uccide in cella è un morto di Stato perché viene abbandonato a sé stesso, senza assistenza medica e psicologica. In carcere manca tutto. Mancano gli spazi, mancano gli agenti, mancano medici, assistenti sociali. E noi garanti, in queste condizioni, non serviamo a nulla. Io mi sento un becchino". 

Ciò che colpisce è che, come spesso accade, anche Iovino e Gardon dovevano scontare detenzioni brevi: "I fine pena erano nel 2023 e 2024. - spiega Ioia - Cosa sia scattato nella loro testa non lo sa nessuno. I loro gesti raccontano la disperazione, la solitudine, soprattutto ad agosto. Francesco è entrato in carcere malato ed è sempre stato nel reparto sanitario. Dardou voleva da tempo essere trasferito al Nord, non aveva mai colloqui. Entrambi avevano già tentato di uccidersi". 

Quello di Poggioreale è tra i carcere più affollati d'Italia e d'Europa. Da decenni si parla del suo abbattimento e di un trasferimento in una nuova struttura, ma dalle parole non si è mai passati ai fatti. Il tema delle carceri non entra nell'agenda politica neanche in tempi di campagna elettorale: "Basti pensare che la ministra Cartabia non è mai neanche venuta a visitare il penitenziario. Chi l'ha preceduta ha almeno fatto questo. La invito a Poggioreale prima della fine del suo mandato, è una questione di umanità". 

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