Stupro a Marechiaro, responsabili scarcerati: "La decisione del giudice è un invito allo stupro"
A dirlo è il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. Sulla stessa linea anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli: "Una brutta pagina per la giustizia italiana"
"Liberare dopo solo pochi mesi i tre minori che a ottobre hanno violentato una 15enne a Napoli, in cambio dell'impegno di rigare dritto e lavorare come pizzaioli, è un insulto alla giustizia e un insulto alla vittima. Una violenza sessuale rovina per sempre la vita di una ragazzina quindicenne, qui non parliamo di una bravata ma di un reato gravissimo e ripugnante, che deve comportare una pena severa, da scontare fino in fondo. Così i giudici hanno lanciato un messaggio sbagliato ovvero che per una violenza sessuale si paga una pena minima, quasi nulla, e si ottiene pure un lavoro. Davvero una brutta pagina per la nostra giustizia". Lo afferma in una nota Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.
Dello stesso parere anche il consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli: "Capisco l’esigenza del recupero dei colpevoli e la voglia di aiutare minorenni a rifarsi una vita, ma ridurre uno stupro a una bravata da punire offrendo addirittura un lavoro sembra davvero troppo. Decisioni del genere sono un invito allo stupro e tanti ragazzini ora penseranno che violentare una ragazza non sia poi una cosa grave viste le conseguenze che si hanno” ha detto Borrelli.