rotate-mobile

Strage Raganello, la guida-soccorritore: "Vittime morte sul colpo. Bimba viva per miracolo"

"L'impatto con la colata di detriti e fango è stato violentissimo, probabilmente sono morti sul colpo". Giorgio Braschi, guida Aigae, è reduce da una notte alla ricerca dei dispersi del disastro del Raganello, in Calabria, dove 12 persone, tra cui tre napoletani, hanno perso la vita a causa di un'esondazione dovuta al maltempo. 

"I soccorsi sono difficili - racconta l'esperto dell'Associazione guide ambientali escursionistiche - perché nei pressi del fiume ancora piove. Il Raganello è un luogo che regala escursioni magnifiche, ma in condizioni di meteo avverse è molto pericoloso. Prevedere un fenomeno temporalesco di questa portata era difficile, in estate non si è mai vista un'alluvione così potente a Civita". 

Braschi prova a ricostruire che cosa è accaduto in quegli istanti: "Probabilmente la bomba d'acqua a monte è stata così abbondante da creare un'onda di piena che ha trascinato massi, pietre e tantissima argilla che ha dato ancora più forza di trascinamento. La bambina sopravvissuta è stata trascinata per 3 chilometri. E' un miracolo che sia viva". 

Il paradosso è che a morire siano state le persone con l'attrezzatura più adatta: "Chi aveva un abbigliamento più balneabile, con costumi e infradito non si è addentrato, mentre il gruppo di escursionisti che si era già addentrato è stato investito in pieno e sparato fuori dalla gola con una violenza inaudita. Probabilmente sono deceduti sul momento". 

Video popolari

Strage Raganello, la guida-soccorritore: "Vittime morte sul colpo. Bimba viva per miracolo"

NapoliToday è in caricamento