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Cronaca

La storia di Cutolo ep.6 – Il trasferimento all'Asinara e la fine della Nco

Il tentativo di ricatto allo Stato finisce con un'offensiva senza precedenti. Cutolo prova gli ultimi tentativi di trattativa ma viene spedito al carcere duro

A marzo Cutolo, nonostante gli agi in cui vive nel carcere di Ascoli, grazie all'intervento nel rapimento Cirillo, decide di ricattare i politici della trattativa e scrive un documento inviandolo all'Unità. È l'inizio della sua fine. Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini decide il suo trasferimento presso il carcere di massima sicurezza dell'Asinara. Il 18 aprile Cutolo viene trasferito. Il giorno dopo i sicari di Carmine Alfieri uccidono Alfonso Rosanova, consigliere economico di Cutolo.  Alfieri racconterà da collaboratore che l'informazione gli venne passata dall'ingegnere Antonio Sale e che non poteva escludere che fossero state le forze dell'ordine a far partire la notizia.

I cutoliani volevano ammazzare gli uomini della Dc 

Cutolo e i suoi luogotenenti si sentono traditi dalla politica tanto che uno di loro, Corrado Iacolare, racconterà: «Volevamo ammazzare a Granata (sindaco dc di Giugliano, che aveva partecipato alle trattative), volevamo ammazzare a Gava, volevamo ammazzare a chiunque»1. È l'anticamera della fine per Cutolo. Probabilmente anche la politica lo sta scaricando e lui se ne accorge. Successivamente accuserà: «Alfonso Rosanova era in quel momento, il vero arbitro della situazione: teneva sotto controllo i politici coinvolti nella vicenda Cirillo ed aveva le prove del loro coinvolgimento. Vi ribadisco che il mio trasferimento all'Asinara e l'omicidio di Enzo Casillo, avvenuto alcuni mesi dopo, hanno fatto parte di un'unica strategia che io attribuisco più a Scotti che a Gava (comunque certamente non estraneo) diretta ad annientarmi per essere diventato troppo forte e pericoloso»2.

L'omicidio di Vincenzo Casillo e la fine della Nco 

Cutolo probabilmente non ha tutti i torti e i fatti dei mesi successivi glielo confermeranno. A fine estate ‘82 i cutoliani tentano una mediazione con il tramite dei Nuvoletta a Poggio Vallesana, ma ormai sono spacciati. Il colpo finale viene dato da Pasquale Galasso. Nei mesi precedenti ha già provato ad uccidere sia Vincenzo Casillo che Pasquale Cutolo ma senza successo. L'occasione gliela fornisce Pino Cillari, delinquente in contatto con la massoneria ed i servizi segreti che Galasso infiltra tra i cutolani. Cillari convince Casillo ad alloggiare in un appartamento acquistato dallo stesso Galasso a Roma. La vendetta si consuma il 29 gennaio 1983. L'auto di Casillo viene imbottita di tritolo e salta in aria a via Clemente III a pochi metri dalla sede del Sismi. La fine della Nuova Camorra Organizzata viene segnata nel giugno 1983 con un maxi-blitz ai danni di centinaia di affiliati che coinvolge anche l'innocente Enzo Tortora3.

La storia di Cutolo - Tutti gli episodi 

Note

1 Francesco Barbagallo, “Storia della camorra”, op. cit. pag. 130-131

2 Ivi, pag. 131-132

3 Ivi, pag. 132-133

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