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Cronaca

La storia di Cutolo ep.3 - La crisi del contrabbando e l'arresto ad Albanella

I contrasti con le famiglie di contrabbandieri si acuiscono proprio quando viene arrestato ad Albanella

Dal 1979 in poi comincia quella che viene definita la crisi del contrabbando. Una congiuntura di eventi che porterà ad una riduzione degli introiti derivanti da questa attività che colpirà soprattutto Napoli città. Le cause sono varie e si susseguono in rapida successione tra il 1979 e il 1981. A cominciare dal cosiddetto “effetto Reagan” che porterà ad una corsa al rialzo del valore del dollaro. Le sigarette alla “fonte” in Svizzera vengono comprate in dollari e quindi una “stecca” passerà a costare da 3200 lire a 4800 lire. Contemporaneamente partirà un'offensiva della Guardia di finanza che non può più tollerare l'arrivo dei carichi dal momento in cui viene scoperto che invece dei tabacchi cominciano ad arrivare stupefacenti di ogni tipo1.

La crisi del contrabbando

Tutto parte da un sequestro di 40mila tonnellate di droga leggera stipate all'interno di una nave. Nel 1979 vengono sequestrate 21 navi, 125 motoscafi, 380 automezzi, 729 milioni in valuta, 311 apparati radio, 59mila chili di esplosivo, 52mila litri di carburante, 4012 persone denunciate e 322 arrestate2. Nel 1980 vengono sequestrate 643 tonnellate di sigarette, 47 navi e 340 motoscafi3. È l'effetto della discesa in campo di un'unità speciale della Guardia di finanza, i “caschi verdi”4 che cominciano a presidiare il territorio costantemente. Nonostante il numero esiguo di uomini rispetto alle forze dei contrabbandieri, 700 uomini, 15 motovedette e 15 guardiacosta5, la finanza si avvantaggia di un altro provvedimento adottato alla fine del 79': l'aumento delle acque territoriali a 50 miglia dalla costa. Le motovedette delle fiamme gialle hanno più possibilità di manovra e possono arrivare fino alle navi figlie, le imbarcazioni che prendevano le sigarette al largo delle acque extra-territoriali, operandone il sequestro nel caso in cui venga dimostrato il trasbordo di sigarette. Addirittura tra fine ‘79 ed inizio ‘80 il mercato si ferma6.

Il primo processo ai contrabbandieri 

Il 13 marzo 1980 si celebra il primo processo a 138 persone ritenute coinvolte nel contrabbando di sigarette. Alla sbarra finiscono proprietari di scafi, finanziatori e prestanomi7. Nell'aprile dell'81 viene scoperto un nuovo traffico di droga proveniente dal Sud America con contatti in Italia in Sicilia ed a Milano8. Di fatto cominciano ad allontanarsi i tempi in cui i contrabbandieri controllavano San Giovanni a Teduccio. L'emblema fu lo scontro dell'8 ottobre del 1977 in cui per otto ore si fronteggiarono un migliaio di contrabbandieri contro polizia e finanza9. La situazione diventa quindi preoccupante per le casse dei trafficanti napoletani e siciliani e l'ingerenza di Cutolo non può essere tollerata ancora a lungo.

Il nuovo arresto di Cutolo 

Il “professore” «viene di nuovo catturato in una fattoria ad Albanella. Fra le sue carte c'era una lettera di un noto esponente democristiano; i due coniugi che lo ospitarono morirono dopo poco; la donna fu trovata annegata in un pozzo accanto alla fattoria, e le indagini si chiusero con la motivazione “caduta accidentale”. Il marito fu trovato in una zona più distante con il capo fracassato da un colpo del suo fucile da caccia. Le indagini si chiusero con la motivazione “colpo accidentale”»10.

Vincenzo Casillo: il luogotenente all'esterno del carcere 

La cattura avviene il 15 maggio 1979 ma l'ascesa di Cutolo non si ferma, anzi in carcere, nel suo regno si amplifica. All'esterno del carcere comanda Vincenzo Casillo, luogotenente del boss e latitante da anni11. La loro ascesa è ormai inarrestabile e mette in allarme anche altri clan. Oltre ai Zaza e i Nuvoletta, cominciano a preoccuparsi anche i Giuliano di Forcella, i Bardellino, boss dell'agro-aversano, i fratelli Alfieri, potenti nel nolano. Ormai Cutolo intacca gli interessi di tutti e va fermato.

La storia di Cutolo ep.1 - Come nasce il mito del falso professore 

La storia di Cutolo ep.2 - Lo scontro con Zaza e i rapporti con la 'ndrangheta

Note

1 Bruno Crimi, “I corsari del golfo”, Panorama, 29 ottobre 1979

2 Domenico De Masi, “Sottoproletari e contrabbando”, Paese Sera, 4 gennaio 1980

3 Lucio Galluzzo, “Buchi, bionde e sangue”, Il messaggero, 24 giugno 1981

4 “Anche il contrabbando sta morendo”, Il Mattino, 10 marzo 1978

5 Domenico De Masi, “Sottoproletari e contrabbando”, Paese Sera ,4 gennaio 1980

6 Rodolfo Falvo, “Guerra al contrabbando e via libera alle bionde”, Il Manifesto, 18 giugno 1980

7 Luigi Ricci, “Questi i padroni”, Paese sera, 13 marzo 1980

8 Vito Faenza, “Ancora un omicidio e sono 67. Scoperto un traffico di droga”, L'Unità, 26 aprile 1981

9 Rodolfo Falvo, “Guerra al contrabbando e via libera alle bionde”, Il Manifesto, 18 giugno 1980

10 Eleonora Puntillo, “Con la ricostruzione la camorra tenta la carta imprenditoriale”, Paese Sera, 1 marzo 1982

11 Primo Di Nicola, “Sodoma e camorra”, L'espresso, 28 marzo 1981

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