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Cronaca

Cardarelli, decisione drastica: stop alle analisi, troppi miasmi

La denuncia: "Gli operatori del servizio di Patologia Clinica hanno denunciato più volte, negli ultimi mesi, la presenza di esalazioni maleodoranti nel cuore del Laboratorio di Patologia Clinica dell'ospedale"

Dopo la denuncia avvenuta già una settimana fa, è successo ciò che si temeva. Si  è fermato infatti il laboratorio di analisi del Cardarelli. I lavoratori ieri mattina hanno incrociato le braccia per protestare contro i miasmi che da tempo invadono i locali in cui vengono realizzati ben cinque milioni di esami all'anno.

Una decisione drastica - spiega Il Mattino - che mette in ginocchio il più grande ospedale del Mezzogiorno. Franco Verde, dirigente dell'Anaao-Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha sottolineato: "Gli operatori del servizio di Patologia Clinica hanno denunciato più volte, negli ultimi mesi, la presenza di esalazioni maleodoranti nell'area Corelab, vale a dire il cuore del Laboratorio di Patologia Clinica del Cardarelli. E, solo recentemente, la direzione si è impegnata a rimuovere la causa delle esalazioni entro il 18 novembre. Allo stato attuale, però, quindi a quattro giorni dalla scadenza fissata per il termine dei lavori, non c'è stato alcun miglioramento della qualità della vita degli operatori. Il vertice aziendale, ascoltate le proteste del primario, dei dirigenti medici, dei biologi, dei quaranta analisti, degli infermieri, dei tecnici, ha comunicato pubblicamente ai lavoratori la decisione di smistare i prelievi urgenti ai Policlinici ed, eventualmente, in qualche struttura privata da individuare e di sospendere l'attività di normale routine nell'area interessata dal fenomeno fino al 18 novembre, data prevista per la fine dei lavori".

Alla protesta dell'Anaao-Assomed si sono associate anche altre sigle sindacali: l'Aaroi, l'Emac, Cigil Medici, la Cimo, la Cisl Medici, la Federazione Medici, la Fassid-Snr, Snabi e Sinafo.

Michele Tassaro dei Cos-Cobas conferma: l'ospedale è in ginocchio e gli esami ematici urgenti saranno inviati al laboratorio del Policlinico federiciano. "Ma chi risponderà di questi costi aggiuntivi e dei danni arrecati a lavoratori e pazienti?". Ottimista sui tempi il direttore sanitario Franco Paradiso: "Entro venerdì i tecnici si sono impegnati a rimuovere il problema".

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