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Cronaca

Statua Maradona, lo scultore: "Napoli non la vuole? La darò alla Bombonera"

"Sono in trattative per donarla allo stadio del Boca Juniors", spiega Sepe

E' tanta l'amarezza di Domenico Sepe per la restituzione della statua in bronzo di Maradona che aveva donato alla città per essere installata davanti allo stadio (peraltro anche già inaugurata nel novembre scorso). La rescissione del contratto da parte del Comune di Napoli non è andata giù allo scultore, che contesta le modalità di comunicazione della rescissione contrattuale oltre che l'atto in sè.

"Forte delusione"

"Amo Napoli, sono sempre stato un tifoso, così come mio padre. Il mio era un atto d'amore alla città. Regalare la statua era per me motivo di orgoglio e gioia. La decisione del Comune mi ha spiazzato e ferito. La questione dei 30mila euro del valore dell'opera (che secondo il Comune sarebbe eccessivo per una donazione) non ha senso. E' ipotetico, di costi effettivi non si va oltre i 1800 euro, quindi non si è capito perchè il Comune si è rifiutato di accoglierla dopo averla inaugurata in pompa magna", spiega Sepe al Gambrinus durante la conferenza stampa da lui convocata. 

Tante offerte anche da privati

"Oggi ci speravo ci potesse essere qualche rappresentante del Comune di Napoli, che mi dicesse non ti preoccupare risolviamo tutto, ma invece niente. Ho tante offerte sia da Comuni che vogliono ospitarla (al momento è nella sua bottega) come quello di Casalnuovo che da privati che mi hanno fatto offerte anche molto allettanti. In cuor mio ancora spero di poterla donare a Napoli, magari a qualche associazione che la potrà esporre in luoghi iconici della città. Però non nascondo che ho la notizia, sono stato contattato dal Boca Juniors e la statua potrebbe andare alla Bombonera in Argentina, lo stadio della squadra del cuore di Diego".

statua maradona (Foto Cesareo) (2)

"Emerse criticità"

Sulla vicenda che riguarda la statua è intervenuta a nome del Comune, nei giorni scorsi, Emanuela Ferrante, assessora allo Sport e alle Pari opportunità del Comune di Napoli. Intervistata da Mariù Adamo a MattinaLive su Canale 8, ha spiegato: “C'è molta amarezza anche da parte nostra per tutta la vicenda, ci sarebbe piaciuto avere la statua di Diego all'esterno dello stadio. Tutte le parti coinvolte, sia il Comune che l'artista, erano a conoscenza degli atti della delibera. Gli uffici non hanno effettuato alcuna indagine sulle condizioni patrimoniali dello scultore. Ai legali di Sepe sono stati chiesti solo determinati approfondimenti che però non sono mai pervenuti. Non è vero che è abbiamo declinato qualsiasi tipo di confronto diretto. Lo scultore ci ha sempre fatto scrivere dai suoi legali e quindi a quel punto il confronto avviene sempre tra gli avvocati. Purtroppo - ha proseguito l'assessore - attraverso approfondimenti svolti dagli uffici comunali e dalla nostra avvocatura sugli atti, tra l'altro sollecitati dai legali di Sepe, sono emerse criticità ben precise che hanno comportato la revoca dell'accettazione relativa alla donazione della statua nel rispetto del lavoro della magistratura sul caso”.

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