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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Spinaci avvelenati, Comune di Napoli: "Evitate quelli freschi". Chi ha venduto la mandragora

Palazzo San Giacomo ha invitato a non consumare spinaci freschi. Proseguono le indagini ed il ritiro del prodotto dal mercato

"Si ribadisce l'invito ai cittadini a non consumare spinaci freschi ma solo surgelati fino a definizione della questione". Anche il Comune di Napoli, con questa nota, ha innalzato il livello di allerta per la vicenda mandragora, l'erba velenosa entrata nella catena della distribuzione alimentare del Napoletano intossicando almeno dieci persone. "Gli assessori alla Salute, Santagada, e al Commercio, Armato, stanno seguendo costantemente l'evolversi della situazione", spiegano da Palazzo San Giacomo.

L'allarme e i 10 ricoveri

L'allarme era scattato ieri, quando si è diffusa in mattinata la notizia di cinque persone dell'area flegrea rimaste intossicate, queste appartenenti a nuclei familiari diversi tra loro. Le vittime dell'avvelenamento sono poi diventate dieci, una delle quali (un 44enne) peraltro in condizioni molto gravi per soffocamento. Si tratta di appartenenti a due nuclei familiari, di Quarto e Monte di Procida.

Indagini e ritiro dal mercato

Le foglie della mandragora somigliano a quelle degli spinaci o alcuni tipi di lattuga, e l'ipotesi oramai acclarata è che siano state commercializzate da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio e Avezzano. Proseguono indagini per risalire ad eventuali ulteriori grossisti. Il Centro agroalimentare di Napoli ha già attivato le procedure di ritiro dal mercato del prodotto.
Diramata anche l'allerta in tutti gli altri ospedali della regione per eventuali pazienti che possano presentarsi al triage o fossero ricoverati con sintomi simili (tra cui le allucinazioni) a quelli dei dieci pazienti del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

I sintomi cui prestare attenzione

Luigi Sparano e Corrado Calamaro della sezione napoletana della Federazione italiana medici di medicina generale ieri hanno spiegato che stanno prestando attenzione all'evolversi della situazione. "È importante ricordare ai cittadini che in caso di una sospetta intossicazione - spiegano i medici - è bene consultare il proprio medico di famiglia, e proprio il medico di famiglia provvederà, se necessario per una sintomatologia importante, a consigliare un accesso al pronto soccorso".
I medici di famiglia della Fimmg ricordano anche i sintomi principali ai quali è bene prestare attenzione: "I campanelli d’allarme sono quelli classici di una grave azione neurotossica, quindi un’eventuale e inspiegabile sonnolenza, confusione mentale, tachicardia, vista annebbiata, secchezza delle fauci, nausea, vomito, aumento della temperatura corporea".

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