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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Volla

Intossicati da mandragora, spinaci distrutti. Due persone ancora in ospedale

Restano ricoverati il 44enne inizialmente in condizioni gravi (la sua situazione è in miglioramento) ed un 86enne che sarà dimesso in giornata

Sono state effettuate, nel Centro agroalimentare di Volla Caan, le operazioni di distruzione dei sette bancali di spinaci sequestrati e sotto accusa dopo l'intossicazione di 10 persone. La vicenda è quella che ha portato il Comune di Napoli ad invitare i cittadini "a non consumare spinaci freschi ma solo surgelati fino a definizione della questione", in una nota, a firma degli assessori alla Salute Santagada e al Commercio Armato, che ha dato la misura dell'apprensione generata dai ricoveri ospedalieri di ieri.

L'allarme e i 10 ricoveri

L'allarme era scattato ieri, quando si è diffusa in mattinata la notizia di cinque persone dell'area flegrea rimaste intossicate, queste appartenenti a nuclei familiari diversi tra loro. Le vittime dell'avvelenamento sono poi diventate dieci, una delle quali (un 44enne) peraltro in condizioni molto gravi per soffocamento. Si tratta di appartenenti a due nuclei familiari, di Quarto e Monte di Procida.

Le condizioni del più grave tra i ricoverati

Fonti mediche intanto hanno reso noto che è stabile, sebbene ancora con problemi respiratori, il 44emme ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Giugliano dopo l'intossicazione. A quanto pare avrà bisogno di ventilazione assistita pe almeno altri quattro giorni. Dei 10 ricoveri iniziali, resta in ospedale - a Pozzuoli - anche un uomo di 86 anni che però dovrebbe essere dimesso nella giornata di oggi.

Indagini e ritiro dal mercato

Le foglie della mandragora somigliano a quelle degli spinaci o alcuni tipi di lattuga, e l'ipotesi oramai acclarata è che siano state commercializzate insieme a spinaci da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio e Avezzano.
Diramata anche l'allerta in tutti gli altri ospedali della regione per eventuali pazienti che possano presentarsi al triage o fossero ricoverati con sintomi simili (tra cui le allucinazioni) a quelli dei dieci pazienti del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

I sintomi cui prestare attenzione

Luigi Sparano e Corrado Calamaro della sezione napoletana della Federazione italiana medici di medicina generale ieri hanno spiegato che stanno prestando attenzione all'evolversi della situazione. "È importante ricordare ai cittadini che in caso di una sospetta intossicazione - spiegano i medici - è bene consultare il proprio medico di famiglia, e proprio il medico di famiglia provvederà, se necessario per una sintomatologia importante, a consigliare un accesso al pronto soccorso".
I medici di famiglia della Fimmg ricordano anche i sintomi principali ai quali è bene prestare attenzione: "I campanelli d’allarme sono quelli classici di una grave azione neurotossica, quindi un’eventuale e inspiegabile sonnolenza, confusione mentale, tachicardia, vista annebbiata, secchezza delle fauci, nausea, vomito, aumento della temperatura corporea".

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