Spaccio col paniere davanti ai bambini: quattro arresti (VIDEO)
Blitz dei carabinieri all'interno del rione De Gasperi a Ponticelli. Uno dei pusher era ai domiciliari
I Carabinieri della Compagnia di Napoli Poggioreale, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, Settima Sezione, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di quattro soggetti (tre in carcere, uno agli arresti domiciliari) già noti alle foorze dell’ordine, ritenuti gravemente indiziati –a vario titolo- di spaccio di stupefacenti con l’aggravante, per tre di loro, della commissione del reato in presenza di minori ed in concorso tra loro.
L’indagine, condotta dal Nucleo operativo della compagnia carabinieri di Napoli Poggioreale attraverso investigazioni classiche e tecniche, è iniziata nel mese di aprile 2017 a seguito dell’arresto di un pusher operante all’interno del cosiddetto rione De Gasperi ubicato nel quartiere Ponticelli. Le indagini dei mesi successivi hanno consentito di accertare l’operatività, in quel rione, di una fiorente attività di spaccio di crack e cocaina, registrata grazie a videocamere di sorveglianza.
Il prosieguo delle investigazioni ha permesso di accertare come uno dei soggetti coinvolti, all’epoca sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione della compagna, abbia detenuto e ceduto crack e cocaina mediante l’utilizzo di un paniere calato dalla finestra di casa per effettuare lo scambio. L' espediente era utilizzato per spacciare nonostante fosse agli arresti domiciliari. La stessa tecnica veniva utilizzata anche dalla compagna convivente e da un terzo soggetto, il tutto alla presenza dei figli minori di quest’ultima, che assistevano spesso al lancio dello stupefacente dal balcone o alla calata del paniere stesso, mentre gli acquirenti attendevano nella piazzetta sottostante.
Gli investigatori, pur operando in ambiente difficilmente penetrabile, sono riusciti a documentare decine di attività di cessione di sostanza stupefacente in favore di altrettanti acquirenti, molti dei quali identificati e segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti. L’intera attività d’indagine ha permesso di ricostruire i rapporti relazionali tra i quattro soggetti, due dei quali conviventi e uno legato da vincoli di parentela, i quali, talvolta autonomamente, altre volte in concorso tra loro e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, hanno mantenuto attiva e fiorente la piazza di spaccio del rione.