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Cronaca Boscoreale

Blitz antidroga nell'area vesuviana: 12 misure cautelari

Il sistema era molto articolato e costruito per eludere le indagini: puscher "a contratto", linguaggio in codice e linee telefoniche dedicate con intestatari fittizi

Blitz dei Carabinieri di Torre Annunziata tra Boscoreale, Pompei e comuni limitrofi dove i militari hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare, emessa dal GIP di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura, nei confronti di 12 indagati (5 in carcere, 5 ai domiciliari e 2 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria), ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e condotte dalla Stazione di Boscoreale da febbraio a giugno 2014, hanno consentito di monitorare oltre 400 episodi di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), avvenuti a Pompei, Boscoreale e nei comuni limitrofi
attraverso un modus operandi particolarmente articolato, rivelato anche dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali.

Nel corso delle indagini, infatti, è emerso che il gruppo criminale oltre ad utilizzare un linguaggio in codice già largamente in uso tra spacciatori e clienti per identificare lo stupefacente, ha escogitato altre strategie per eludere le investigazioni individuando dei veri e propri pusher a contratto cui i datori di lavoro fornivano kit di servizio comprensivo di telefono cellulare di scarso valore, ed utenza telefonica con un intestatario fittizio. In tal modo i pusher,  sostituiti in caso di controlli pressanti da parte dei Carabinieri o di calo della produttività, operavano in maniera sistematica limitando i contatti diretti con i fornitori all'approvvigionamento degli stupefacenti e alla consegna dei proventi, comunicando sempre con utenze aventi intestatari fittizi.

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