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Martedì, 23 Aprile 2024
Il processo / Marano di napoli

Spaccio davanti a una chiesa e in una vineria: chiesti sconti di pena in appello

Il gruppo operava a Marano e Calvizzano

In primo grado erano stati condannati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti e vari episodi di spaccio. In appello la procura generale ha chiesto la riforma della sentenza con degli sconti di pena. È questo il destino di un gruppo di narcos di Marano che operava in città e a Calvizzano, con piazze di spaccio di fronte a una chiesa e in una vineria di proprietà di uno di loro. 

Il gip Rosamaria De Lellis aveva disposto una serie di condanne dure in primo grado. Massimo Amato, “ 'o ragioniere” era stato condannato a dieci anni, Emanuele Capparelli, “'o cinese”, a sei anni e 11 mesi. Luigi “Giggin” De Mitri a sette anni. Alessandro Nacarlo a sei anni e nove mesi e Matteo Cagnazzo “'o niro” a sei anni e otto mesi.

Dinanzi al collegio in Corte d'Appello, presieduto da Antonia Gallo, sono state invocate condanne meno dure con sconti che vanno dai sei mesi a un anno e oto mesi. La sentenza è prevista per il 9 novembre. Nel collegio difensivo, gli avvocati Antonio Cavallo, Domenico Dello Iacono, Mauro Valentino, Carlo Carandente Giarrusso, Gaetano Musella e Luigi Poziello.

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