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Cronaca

Sosta disabili sulle strisce blu, Gianluca Attanasio: "Lotto dal 2007 per far applicare la legge. E' un atto automatico"

"E’ stato un percorso difficile durato anni di incontri e di porte sbattute in faccia ed è triste vedere che altri si attribuiscano meriti"

 Gianluca Attanasio, fondista Paralimpico, e giocatore di Serie A di Pallanuoto Paralimpica, da sempre impegnato a 360° attraverso lo sport ad aiutare la gente che soffre, ci ha inviato una lettera aperta sugli stalli per disabili nel comune di Napoli.

"Il Coni Nazionale nel 2022 mi ha nominato Ambasciatore per le Periferie Povere d’Italia un onore senza precedenti che mi vede insieme al Maestro di Giudo Mondiale Gianni Maddaloni impegnato accanto ai giovani e meno giovani per dare loro forza.

Il mio impegno anche come Blogger Nazionale su Huffington Post e Fatto Quotidiano mi ha consentito di espormi in prima persona anche per l’approvazione di Leggi importantissime che potessero cambiare la vita di tanti disabili in Italia.

Un ragazzo Napoletano che partito da zero attraverso lo Sport è riuscito ad incontrare le persone più straordinarie della Nazione, con forza e impegno invitato in ultimo periodo dal Ministro per le Disabilità a discutere di come migliorare la vita di tante persone.

Dal 2008 seguo la vicenda delle Strisce Blu in Italia, sono stato oggetto di grande apprezzamento da parte del Presidente della Repubblica sino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sino al Mondo della chiesa che ha riconosciuto il mio instancabile impegno.

Finalmente nel 2021 grazie all’impegno di alcuni Deputati della Repubblica Italiana in particolare dell’On. Gadda si è riusciti a far approvare una Legge di grande civiltà che consentisse ai Disabili muniti di Contrassegno H di poter utilizzare le propria auto, il loro ausilio per poter vivere le Città, poter uscire di casa e vivere a pieno le proprie libertà.

E’ stato un percorso difficile durato anni di incontri e di porte sbattute in faccia, tutto testimoniato dalla Rete, dagli articoli di stampa di questi anni che mi hanno visto protagonista.

La Legge 156 è anche una vittoria di un Napoletano, un piccolo campione che ha speso anni e impegno in prima persona.

Oggi leggo da alcune testate di Stampa che tale raggiungimento sia ad opera di un Consigliere Comunale, che si fregia ovunque di aver fatto approvare una Delibera che recepisse la Legge 156, come se l’avesse fatta lui questa legge senza il minimo rispetto di chi ha lavorato e lottato per questa norma di civiltà.

Sono amareggiato nel leggere che questo Consigliere si adoperi affinché tutti sappiano che grazie a lui c’è stata una delibera che ha recepito una legge dello Stato, UN ATTO DOVUTO, DEL TUTTO NORMALE CHE IN UN PAESE CIVILE DEVE AVVENIRE IN AUTOMATICO quindi nessun merito per un atto che conforma il Comune di Napoli ad una legge dello Stato che ne obbliga la gratuità della sosta ai disabili, per me questo un modo scorretto di farsi pubblicità su atti del tutto automatici, 

cito un esempio: entra in vigore una legge dello Stato che obbliga i Comuni Italiani a determinate azioni, bene si attua tutto qua, noi invece viviamo in uno stato di perenne emergenza dove un atto normativo del tutto automatico deve diventare per alcuni politici un modo per rendersi protagonisti.

Nell’approvazione di questa importante legge lo stesso Consigliere non ha alcun ruolo questa è una cosa che va precisata, e credo che gli amici della Stampa debbano proprio in questo caso approfondire l’argomento, e dare anche spazio a quei piccoli personaggi dello Sport come me che lottano dal 2007 e che hanno voluto fortemente questa legge.

Io in prima persona ho CHIESTO AL SINDACO DI NAPOLI DI ATTUARE SUBITO LA DELIBERA DEL 30 DICEMBRE 2021 la Numero 594 con una mia personale lettera in Dicembre.

Per correttezza so anche che lo stesso movimento politico del Consigliere in questione pare abbia chiesto l’attuazione di questa legge ma è cosa ben diversa che dichiarare a caratteri cubitali sulla stampa BATTAGLIA VINTA, come se proprio lui avesse scritto questa importante legge nazionale, questo mi lascia senza parole.

Caro direttore,  l’applicazione di una Legge dello stato non dovrebbe passare come una vittoria personale di un politico locale, in questo modo passa un messaggio sbagliato che ci lascia sempre nell’emergenza perenne, con la sensazione che anche la semplice applicazione di una norma dello Stato debba essere chiesta dal Politico Locale di turno e questo credo non sia degno di un Paese che cerca di confrontarsi con gli altri Paesi Europei.

Spero che la mia lettera possa essere pubblicata o almeno possa essere rappresentare un motivo di riflessione".

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