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Cronaca Acerra

Terra dei fuochi: “Il ministero dell'Ambiente ci risarcisca”

La richiesta è del primo cittadino di Acerra Raffaele Lettieri, che aggiunge una proposta: "Bonifiche con somme sequestrate ai responsabili del disastro"

“Invito il ministro dell'Ambiente ad attivare ogni utile azione per il ripristino ed il risarcimento del danno ambientale”: è quanto il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha scritto martedì al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del consiglio Matteo Renzi, e al pm della Dda Maria Cristina Ribera.

La richiesta avviene “sulla base del dispositivo della sentenza pronunciata dalla Corte di Appello di Napoli in data 29.1.2015, di condanna a 7 anni di reclusione di Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini per gravissimi delitti contro l'ambiente, tra i quali il disastro ambientale aggravato, commessi nel territorio di questo Comune”.

“Faccio presente – ha sottolineato il primo cittadino di Acerra – che la costituzione di parte civile dell'amministrazione comunale non fu ammessa dal Tribunale in quanto, in applicazione della parte VI del D. Legs. 152/06, unico soggetto legittimato ad agire per il risarcimento del danno ambientale è lo Stato rappresentato dal Ministro dell'Ambiente”.

“Non è il caso di insistere sulla gravità dei delitti contro l'ambiente commessi – ha chiarito ancora Lettieri – e del danno ambientale conseguente e risultante dall'allegato dispositivo di sentenza che costituisce un precedente storico e, probabilmente, il primo vero grande risultato giudiziario nel contrasto del fenomeno criminale delle ecomafie nel nostro Paese”.

Lettieri ha lanciato anche una proposta perché ad operare la bonifica non sia il governo. “Nell'ambito del procedimento penale concluso con la sentenza di condanna ai tre fratelli – ha ricordato – la magistratura ha sequestrato ingentissime somme che potrebbero essere immediatamente destinate all'azione di eliminazione del danno ambientale”.

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