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Parco della Marinella, sgomberati 40 migranti: "Non sappiamo dove andare"

Le operazioni sono cominciate alle 8. Carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani e addetti dell'Asia hanno sgomberato il Parco della Marinella, che negli anni era diventato la casa di una quarantina di migranti, tra africani e persone provenienti dall'Est Europa. 

Non sarebbe corretto chiamarla baraccopoli, di baracche infatti nemmeno l'ombra. Queste persone avevano occupato l'area esterna del'ex mercato del pesce con materassi e tende improvvisate. La totale assenza di servizi igienici ha reso tutta la zone una bomba igienico-sanitaria. Sul posto, anche gli assistenti sociali, che hanno mediato con le forze dell'ordine perché non ci fossero situazioni di tensione. 

Solo quanche timida protesta, poi i migranti hanno racolto l proprie cose in enormi buste e hanno lasciato il Parco della Marinella, che nei prossimi mesi dovrebbe essere al centro di un progetto di riqualificazione. Il Comune di Napoli, attraverso il sindaco Luigi de Magistris, si è detto estraneo alla decisione sullo sgombero, attuato per motivazioni di ordine pubblico e igienico-sanitarie. 

Ma l'amministrazione non può ignorare l'emergenza sociale in atto. Per i quaranta stranieri sgomberati oggi non ci sono sistemazioni alternative e si aggiungono alle altre migliaia di persone, compresi rom e senza fissa dimora, a fronte di poche centinaia di posti disponibili in città. 

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