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Cronaca Pompei

Sfiduciato il sindaco di Pompei, Nando Uliano

Hanno rassegnato le dimissioni dieci consiglieri comunali facendo cadere l'amministrazione in carica da poco più di due anni

Dieci consiglieri comunali di Pompei hanno rassegnato questa mattina le dimissioni ponendo fine all'amministrazione retta da Ferdinando Uliano. Le firme sono state depositate dal notaio e riguardano otto rappresentanti dell'opposizione e due della maggioranza. A lasciare lo scranno di palazzo de Fusco sono stati Franco Gallo, Bartolo Martire, Maria Padulosi, Salvatore Perillo, Carmine Cirillo, Lello De Gennaro, Marika Sabini, Angelo Calabrese, Stefano De Martino e Luigi Ametrano. Dopo due anni di amministrazione, Uliano lascia la guida della città mariana. Non sono mancate polemiche e divorzi rumorosi come quelli con gli assessori Diego Marmo, ex procuratore di Torre Annunziata e Vincenzo Sica, ex city manager della città oplontina, punte di diamante della prima giunta che lo abbandonarono dopo poco accusandolo di paralizzare la macchina amministrativa e non condividendo numerose scelte.

Decisiva per la fine della legislatura dell'ex assessore di Claudio D'Alessio, è stata la frattura, l'ennesima, con un altro assessore, Santa Cascone, che ha provocato la migrazione di tre consiglieri di maggioranza all'opposizione. Nel corso dei suoi 27 mesi di governo cittadino, Uliano ha cambiato 14 assessori non riuscendo mai a trovare una continuità amministrativa e arrivando addirittura allo scontro con il ministro Dario Franceschini per la questione Hub ferroviario a Pompei. Fondamentale per la fine della sua esperienza anche le dinamiche interne al Partito democratico, sia cittadino che regionale, che non si riteneva più rappresentato dal primo cittadino.

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