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Pesci tropicali e coralli: maxisequestro di specie protette

L'operazione "Aquarius" ha avuto luogo a Fiumicino, ma gli animali erano destinati a negozi di varie città d'Italia tra cui Napoli e Salerno

Sarebbero finiti in negozi di acquariologia del napoletano come di alcune altre città tra cui Salerno, Roma, e Catania. Specie protette, quasi due tonnellate di coralli vivi duri e oltre 25mila esemplari di pesci tropicali sono stati sequestrati, a Fiumicino, dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma nell'ambito dell'operazione denominata “Acquarius”.

Valore totale 250mila euro, i coralli sono del tipo Catalaphyllia, Euphyillia, Fungia, Scolymia, Welisophyllia e i pesci delle specie Acanthurus Leucosternon, Pomacantuhs Imperator, Heniochus Acuminatus, Lion Fish, Lysmatadebelius. Gli animali avrebbero continuato il loro viaggio senza il minimo rispetto delle procedure inerenti il trattamento e la movimentazione di fauna tropicale, con il rischio di ulteriori inutili sofferenze per loro.

L’indagine è partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall’Indonesia e da Singapore apparentemente regolari, corredate dalla documentazione doganale e dalle certificazioni Cites necessarie per l’importazione nel territorio di San Marino. Pesci e coralli, però, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo, non sarebbero mai arrivati all’azienda di San Marino destinataria della spedizione ma dirottati su tutto il territorio nazionale, in violazione delle procedure previste dalla normativa di settore italiana ed internazionale.

Sei i presunti responsabili, denunciati a vario titolo per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alle leggi e regolamenti inerenti l’importazione e commercializzazione di specie animali protette dalla Convezione di Washington, contrabbando aggravato.

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