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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Secondigliano / Via Vanella Grassi

Condannato a 16 anni, uomo dei Di Lauro resta al verde: maxi sequestro della Polizia

Il Tribunale ha disposto il sequestro di tre appartamenti e di un'automobile, beni intestati ad Antonio Magnetti (54enne napoletano) o a suoi congiunti. L'uomo era nel sanguinario clan Di Lauro

Nell'ambito di complessa attività d’indagine di natura patrimoniale, tesa all'aggressione dei patrimoni di mafia, gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura partenopea hanno dato esecuzione al decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli nei confronti di Antonio Magnetti, 54enne napoletano.

L’uomo, attualmente detenuto in carcere, è persona di elevatissima pericolosità sociale, così lo descrivono dalla Questura: "Una pericolosità derivante dal vincolo di appartenenza alla sanguinosa organizzazione camorristica del clan Di Lauro la cui violentissima contrapposizione armata con altri sodalizi per la gestione delle attività criminali ha insanguinato per anni la vasta area territoriale comprendente i quartieri cittadini di Scampia e Secondigliano, e i limitrofi comuni di Arzano, Casavatore, Melito e Mugnano".

L'uomo è stato condannato a 16 anni e mesi di reclusione per associazione mafiosa, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento, evasione dalla misura degli arresti domiciliari, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. 

Il Tribunale ha disposto il sequestro di beni mobili e immobili il cui valore ammonta a circa 400mila euro: appartamenti e automobili intestati all’uomo o ai suoi congiunti. Nello specifico si tratta di due appartamenti in via Vanella Grassi (Secondigliano, in foto), un appartamento in via Dante-vicoletto Grassi (Secondigliano) e un'autovettura Fiat '500X'. 

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