Colpo al mercato nero dei datteri di mare: 100 persone coinvolte
Fanno parte di due organizzazioni criminali impegnate nel traffico illecito dei pregiati molluschi. In prossimità delle feste prezzi vicini ai 200 euro al chilo
La Guardia di finanza ha scoperto e fermato due organizzazioni criminali impegnate nel traffico illecito di datteri di mare. La specie marina è protetta da diverse convenzioni internazionali e direttive comunitarie, ed anche a livello nazionale il divieto di cattura, detenzione e commercializzazione risale all’anno 1988. La speciale tutela è giustificata dal grave ed irreparabile danno che subisce la scogliera e l’ecosistema sottomarino a seguito della frantumazione necessaria ad estrarre i pregiati molluschi.
Gli appartenenti ai due gruppi delinquenziali si dedicavano, in maniera costante ed abitudinaria, sia al prelievo dei ‘datteri di mare’, catturati mediante la contestuale distruzione di interi tratti di scogliera campana, che alla successiva commercializzazione degli stessi presso numerosi ristoranti e pescherie della regione, nonché presso una variegata clientela, composta anche da esponenti di famiglie malavitose napoletane. Sono, in particolare, oltre 100 i soggetti, individuati nel corso delle indagini, a vario titolo operanti nell’ambito del ‘mercato nero’ del dattero di mare.