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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Gli 800 cuccioli di cane diretti in Campania: sette persone a giudizio

Ammassati uno sull'altro in gabbie fatiscenti, senza cibo, nell'impossibilità di compiere anche il più piccolo movimento e spesso coperti dei loro stessi escrementi

Sette persone, tra commercianti e trasportatori, sono finite a processo davanti al Tribunale di Udine per i reati di traffico illecito di animali da compagnia, uccisione di animali e falso. Gli imputati sono tutti implicati nell'importazione illegale di oltre 800 cuccioli di cane verso l'Italia in arrivo dall'Ungheria.

La Lega anti vivisezione si è costituita nel processo come parte civile alla prima udienza. I fatti in questione risalgono al 2012 quando, nell'ambito di tre controlli effettuati tra gennaio e maggio nei confronti di alcuni automezzi, ad opera del Nucleo di Polizia Tributaria e del Corpo Forestale dello Stato, furono trovati centinaia di cuccioli di cane stipati in condizioni drammatiche all'interno di furgoni.

I cuccioli erano 876 in totale, di cui 39 morti subito dopo il sequestro effettuato dalle forze dell'ordine, erano diretti in Campania, ammassati uno sull'altro in gabbie fatiscenti, senza cibo, nell'impossibilità di compiere anche il più piccolo movimento e spesso coperti dei loro stessi escrementi. "Si tratta di uno dei più importanti processi che riguardano un fenomeno ancora molto radicato in Italia, diventato reato solo grazie alla Legge 201 del 2010", ha dichiarato all'agenzia ANSA Ilaria Innocenti, responsabile LAV Cani e Gatti.

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