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Cronaca

Camorra, sequestrato un castello alla moglie di Pasquale Galasso

Il Castello di Miasino si trova in provincia di Novara. Era stato sequestrato alla camorra nel 1994, poi dato in affitto ad una società successivamente rilevata proprio dalla donna. Che lo utilizzava nel business delle cerimonie

I carabinieri di Torre Annunziata hanno confiscato un conto corrente, beni aziendali e strumentali all'azienda “Castello di Miasino Srl”. La società è riconducibile alla moglie di Pasquale Galasso, uno dei principali elementi della Nuova Famiglia, consorzio di clan in lotta – negli anni '80 – con la Nco di Raffaele Cutolo.

A monte del sequestro un'indagine patrimoniale partita nell'agosto 2012, che ha permesso di documentare come lo splendido castello di Miasino in provincia di Novara, già oggetto di un sequestro preventivo dal 1994, nel 2002 era stato concesso in locazione ad uso commerciale (matrimoni e cerimonie) alla società "Castello di Miasino Srl".

Successivamente, le quote societarie, a contratto firmato, andarono alla moglie di Galasso in elusione del divieto di subaffitto e cessione che era stato imposto alla società affittuaria.

Già lo scorso 17 febbraio l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata aveva ottenuto lo sgombero dell'immobile. Dal 25 marzo è partito l'iter per la destinazione del bene, fatto costruire dalla famiglia Solaroli tra il 1867 e il 1889, alla Regione Piemonte.

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