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Cronaca Vico equense

Il "sistema" usuraio della Costiera: scatta un maxi sequestro di beni

L'inchiesta è quella sui presunti "avvoltoi del Covid" che ha portato all'esecuzione di 6 misure cautelari lo scorso gennaio

Oggi tra Castellammare di Stabia e Vico Equense i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un sequestro ordinato dal Tribunale di Napoli su richiesta della Procura di Torre Annunziata.

Il provvedimento ha riguardato beni relativi a A. M., al momento detenuto in carcere a Poggioreale, e altre due persone. Si tratta della conseguenza di accertamenti di natura patrimoniale svolti dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata a proposito dei nuclei familiari dei soggetti destinatari di un'ordinanza cautelare eseguita a gennaio scorso, sei persone ritenute responsabili di usura continuata ed in concorso.

Le indagini, originariamente sviluppate dalla Compagnia Carabinieri di Sorrento, hanno fatto luce su di una articolata rete usuraria che, attraverso l'elargizione di prestiti a tassi di interesse esorbitanti, pari anche al 10% mensile, aveva messo in difficoltà diversi piccoli imprenditori della costiera sorrentina e dell'area stabiese, oggetto dell'attività criminale anche durante la prima fase della pandemia.

Le attività investigative, anche grazie a intercettazioni telefoniche e testimoni, hanno permesso di ricostruire i meccanismi dei prestiti usurari nonché di rinvenire "pizzini" e veri e propri libri contabili nei quali erano riportati gli importi dei prestiti ed i nomi delle vittime. In parallelo, ed al fine di colpire i patrimoni illecitamente acquisiti dagli indagati, personale del Nucleo Investigativo Carabinieri di Torre Annunziata aveva sviluppato una serie di accertamenti sul profilo patrimoniale dei nuclei familiari riconducibili agli indagati, in esito ai quali sono state riscontrate notevoli sperequazioni tra i redditi di ciascuno ed i beni e le liquidità nella disponibilità degli stessi, il che aveva consentito l'adozione del provvedimento di sequestro di un immobile con box di pertinenza, 23 rapporti finanziari (carte prepagate, conti correnti, depositi al risparmio, carte di credito, libretti di risparmio), 2 motocicli ed 1 autovettura.

Il provvedimento di sequestro eseguito oggi, è ritenuto funzionale alla confisca di disponibilità economiche riconducibili al nucleo familiare di M., individuate in beni mobili (nr. 1 autoveicolo e nr. 2 motocicli), immobili (nr. 1 appartamento ed 1 autorimessa), rapporti finanziari (nr. 15 tra conti correnti, libretti di risparmio, depositi di titoli, carte di credito), per un valore complessivo stimato in 430mila euro, già sottoposti al sequestro penale preventivo operato in data 5 gennaio 2021, stante la compatibilità tra i due differenti tipi di sequestro.

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