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Scovato l'arsenale del terzo clan di Castellammare (VIDEO)

Castellammare, diciassette misure cautelari eseguite dai carabinieri nei confronti di esponenti di quello che i magistrati ritengono un nuovo sodalizio criminale che si aggiunge ai Cesarano e ai D'Alessandro

Droga di ogni tipo e armi, anche da guerra. Sarebbero questi i traffci più redditizi di quello che la Dda ritiene il terzo cartello criminale di Castellammare di Stabia, dove operano già i clan Cesarano e D'Alessandro. I carabinieri hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautalere rivolte ad altrettanti esponenti di un gruppo sulle cui tracce gli inquirenti si muovo almeno da un anno. 

I militari hanno sequestrato pistole, munizioni e 110 grammi di cocaina, che si aggiungono ai sequestri degli ultimi dodici mesi: dieci pistole, due ak-47, munizioni di vario calibro e droga: 27 chili di marijuana, 2,5 di hashish e 50 grammi di cocaina, per un valore di mercato 250mila euro. Le indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellammare di Stabia, coordinate Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di far emergere l’esistenza di una radicata e proficua associazione destinata e stabilmente dedita al traffico e alla vendita di sostanze stupefacenti, sia pesanti, che leggere.

Le attività del sodalizio si concentrebbero in particolare nel rione Moscarella, con ramificazioni anche in altre zone della Campania. L’attività, intrapresa nel marzo del 2017 in seguito all’arresto di un cittadino stabiese sorpreso in possesso di un’arma clandestina, ha permesso di accertare l’esistenza di una associazione armata finalizzata al narcotraffico che si prefiggeva la creazione di un terzo polo camorristico nella città stabiese, distinto ed indipendente dai due clan che storicamente si dividono e contendono la signoria sul territorio.

Nella disponibilità di tale consorteria criminale, si apprende dalle informazioni rese note dai carabinieri, vi era un vero e proprio arsenale, costituito da numerose armi, anche clandestine e da guerra, a riprova dell’ascesa e del consolidamento del sodalizio, nelle cui intenzioni vi era il rafforzamento militare finalizzato a imporre la propria egemonia e le proprie attività illecite sul territorio, anche con il ricorso alla violenza. 

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