Forcella, scoperta fabbrica illegale di mascherine "firmate": padre, madre e figlia nei guai
Il laboratorio era peraltro allacciato in modo abusivo alla rete elettrica pubblica
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato nel centro storico cittadino una fabbrica clandestina destinata alla produzione e al confezionamento di dispositivi di protezione individuale non a norma e con loghi contraffatti.
Il servizio trae origine da un’attività d’iniziativa condotta dai finanzieri del Gruppo Pronto Impiego che hanno individuato nel quartiere Forcella un locale di circa 50 metri quadri, all’interno del quale era stata allestita una vera e propria “fabbrica del falso”.
L’opificio era “organizzato” con oltre 500 strumenti utili alla contraffazione (macchinari, punzoni, pinze, forbici) che consentivano la produzione automatizzata di mascherine e l’apposizione sulle stesse dei marchi richiesto dalla clientela.
Le Fiamme Gialle hanno anche scoperto che il laboratorio era allacciato in modo abusivo alla rete elettrica pubblica, questo con il sistema di “By-pass” (trucco del magnete) che permetteva di prelevare la corrente senza che i contatori ne rilevassero l’effettivo consumo.
Al termine dell'operazione sono stati sequestrati capi d’abbigliamento contraffatti, in particolare jeans, pronti per essere messi in vendita e centinaia di tessuti e di mascherine senza autorizzazione ministeriale, prodotte senza il rispetto della normativa igienicosanitaria.
Denunciati per contraffazione, ricettazione e furto di energia elettrica tre responsabili, padre, madre e figlia, sorpresi mentre producevano i capi d’abbigliamento e le mascherine con le imitazioni di note griffes sportive e di moda.