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Cronaca Caivano

Senatore leghista sulla Terra dei Fuochi: "A nord legalità, a sud impunità"

Arrigoni, della Commissione Ambiente: "L'Italia è spaccata in due, è necessaria una svolta culturale del popolo campano", ma 'dimentica' che molti dei veleni interrati in Campania provengono da aziende del nord

Stamattina, si legge in una nota dell'Ansa, prima di partire per un sopralluogo nella "Terra dei Fuochi", area compresa tra Napoli e Caserta flagellata dalla presenza dei rifiuti tossici e roghi pericolosi, il senatore della Lega Paolo Arrigoni, componente della commissione Ambiente, su Facebook ha scritto: "E' la conferma che l'Italia è proprio divisa in due! Al Nord c'è la cultura della legalità e della gestione dei rifiuti, anche perché se abbandoni in giro un pezzetto di cemento armato ti prendi una stangata pesantissima. Al Sud, invece, regna il menefreghismo e l'impunità assoluta". E poi, ancora: "Chi pagherà la bonifica della Terra dei fuochi non può essere sempre pantalone".

Il post del senatore è stato segnalato al presidente della commissione Ambiente del Senato.

"E' l'ennesima situazione scandalosa che si presenta al Sud: montagne di rifiuti solidi urbani, speciali e pericolosi - ha scritto ancora il senatore - disseminati per anni in un territorio vastissimo, che hanno inquinato i terreni e le acque di falda, con gravi conseguenze per la salute dei cittadini. Molti rifiuti sono prodotti da imprese illegali non autorizzate". Arrigoni ha rilevato inoltre: "come può succedere tutto questo? Dove erano i sindaci, i presidenti di Provincia e della Regione (Bassolino) le Asl, le Arpa, le forze dell'ordine che dovevano controllare? E' la conferma che l'Italia è proprio divisa in due".

Già stamattina, a margine della visita della commissione, Arrigoni ha chiamato in causa la "necessaria svolta culturale del popolo campano", a chi gli faceva presente che ad inquinare la Terra dei fuochi sono state anche numerosissime aziende del nord.

Per quanto le colpe istituzionali (a tutti i livelli) appaiano più che evidenti (e da tempo i cittadini delle aree interessate si sono mobilitati per chiedere non solo le bonifiche, ma anche i nomi dei responsabili dello scempio), il senatore sembra 'dimenticare' che buona parte dei veleni interrati per trent'anni in Campania provengono proprio dallo smaltimento illecito degli scarti speciali delle industrie del nord (e anzi, alcune perfino dall'estero) e che, quindi, questa 'spaccatura nazionale' in realtà non esiste. Lo scempio perpetrato in Campania riguarda tutti.

A specificare la situazione, anche Don Maurizio Patriciello (che oggi ha incontrato la Commissione nella sua parrocchia), che ai microfoni del Tg regionale, ha, inoltre, dichiarato: "Nessuno deve più confondere la tragedia che viviamo con l'emergenza dei rifiuti solidi urbani".
 

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