rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Selvaggia Lucarelli e la "rissa per Pino Daniele": non-notizie e discriminazione

La morte dell'artista, ed il modo in cui la città ne ha vissuto la tragedia, si è rivelata l'ennesima occasione per puntare dall'esterno il dito verso "il caso Napoli"

“Teatrino trash”, “osceno”, “una vergogna”, “l’affetto è diventato arroganza”: Selvaggia Lucarelli, sulle pagine di Libero, commenta così il modo in cui i napoletani hanno salutato, in questi giorni, Pino Daniele. Affermazioni provenienti da un pulpito dall'eleganza almeno discutibile, ma soprattutto preconcetto. Pregiudizi su Napoli: del resto la Lucarelli non è nuova a questi scivoloni.

A dimostrare la malafede, soprattutto, il video che poi la giornalista ha postato sui suoi profili social: immagini raffiguranti l'episodio trasmesso da SkyTg24, quando, mentre l'inviato Paolo Chiariello intervistava in piazza del Plebiscito dei napoletani affranti, dietro di lui si è mostrata in diretta nazionale quella che è stata definita una “rissa”.
“L'inviato di Sky che parla compunto – è il commento in calce ai post della blogger – e i due che si prendono a mazzate in Piazza del Plebiscito dietro di lui. Momenti indimenticabili”. Lei evidentemente si diverte.

In realtà Paolo Chiariello aveva fin da subito puntualizzato si trattasse di una situazione che nulla aveva a che vedere con la Napoli che stava salutando Pino Daniele. Ed il giornalista di Sky l'ha sottolineato anche sul suo profilo facebook: “Un tossico in preda ai fumi di alcool e droga (poi finalmente fermato dalla polizia) insulta la gente in piazza del Plebiscito, mi minaccia di morte o di picchiarmi (avreste dovuto vederlo, non avrebbe trovato le sue mani manco se gliele indicavi). Poi sputa sulla memoria di Pino Daniele. Qualcuno lo ferma con due schiaffi dietro la camera mentre sono in diretta, io restituisco la linea allo studio per non sporcare una giornata di lutto cittadino”.

La vicenda è questa, senza troppi fronzoli, senza arrivare a puntare – implicitamente, lombrosianamente – il dito contro “il napoletano”, “l'incivile”. Poi Chiariello arriva alla vicenda Lucarelli: “Un signore che non ha nulla da fare registra la diretta col telefonino dallo schermo della sua tv – va avanti il giornalista di Sky – e posta le immagini su fb, una tale Selvaggia Lucarelli le usa in modo parziale e in maniera velenosa per presentare una Napoli che alberga solo nelle testoline bacate e zeppe di luoghi comuni e pregiudizi”.

Davvero: la notizia semplicemente non c'è, a meno che non si voglia ridere – un po' fuori luogo forse? – di un ragazzo con problemi molto seri che dà in escandescenze durante un lutto cittadino. E i commenti duri, amari, sarcastici, sferzanti e molto altro ancora sotto i post della Lucarelli dimostrano che se ne sono accorti in molti.
Anche la stessa blogger deve essersi resa conto della gaffe, visto che si prende la briga di rispondere a Chiariello, a parer suo unitosi “al coro della gente inutilmente offensiva e in preda a un ingiustificato vittimismo, citandomi in un'arringa sgrammaticata”. “La scena non raccontava nulla di che, faceva sorridere”, e la frase a margine era “ironica, senza alcun sottotesto”. Insomma, “non è che se il tutto fosse accaduto alla sagra della mortadella a Bologna sarebbe cambiato qualcosa”. Eppure – ma Selvaggia Lucarelli di questo forse non si rende conto – in questi giorni a Napoli si è consumato qualcosa di leggermente diverso dalla “sagra della mortadella a Bologna”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Selvaggia Lucarelli e la "rissa per Pino Daniele": non-notizie e discriminazione

NapoliToday è in caricamento