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Emanuele, 16enne sfregiato con una spranga: "Voglio tornare subito alla mia vita" /VIDEO

Sono passati quattro giorni, eppure Emanuele, 16 anni, ancora non riesce a dormire bene per quanto gli è accaduto. Ripensa ai due balordi, suoi coetanei, che lo hanno aggredito venerdì pomeriggio in via Verbano, a Scampia, a colpi di spranga. Sul volto, la benda che copre i 4 punti di sutura sullo zigomo: "Ma poteva anche andarmi peggio - racconta - è stato come vivere in Gomorra". 

La sua vita è permeata da una passione smodata per la danza, specialmente la rumba; studia al liceo artistico nonostante una dislessia che rema contro. Fisico esile, educato e quella passione, il ballo, malvista dai gretti: da ragazzino è stato spesso vittima di bullismo. "Sto uscendo dall'isolamento da poco, grazie a nuovi amici".

E in quell'isolamento non vuole tornare. Per questo motivo, Emanuele era a scuola già il giorno dopo l'agressione: "Volevo raccontare cosa mi era successo a tutti i miei compagni. Ho riconosciuto i miei aggressori e non ho avuto timore di denunciare". La paura, però, torna quando è in strada: "Il mio modo di camminare è cambiato. Ho paura dei motorini, dei camion, delle automobili. E' stato bruttissimo e chissà quanto ci vorrà per superarlo". 

Al suo fianco, mamma Lina: "Deve riprendere al più presto la sua vita normale. I suoi amici di danza lo aspettano". Emanuele è deluso, ma non vuole vendetta: "Non sono uno i quelli che augura la morte o il carcere a vita. Se loro mi chiedessero scusa, sarei anche pronto a perdonarli".

(Il brano musicale usato come base nel video è "Better days" da bensound.com) 

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