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Cronaca

Il Tar "oscura" De Luca: si torna in classe

Accolta l'istanza cautelare contro l'ordinanza per la chiusura di scuole elementari e medie della Campania: alunni torneranno subito in classe. La sentenza: "Se Sanità regionale è in difficoltà è per mancanza di misure adeguate"

Si torna a scuola, almeno per il momento. Il Tar della Campania ha oscurato l'ordinanza regionale che ha predisposto la chiusura delle scuole elementari e medie inferiori nell'ambito di ulteriori misure restrittive per arginare l'aumento dei casi Covid. 

Se ne riparlerà il giorno 8 febbraio, quando si riunirà la camera di consiglio e verrà presa una decisione definitiva. Il ricorso all'ordinanza di Vincenzo De Luca era stato presentato da un gruppo di genitori, rappresentato dagli avvocati Giacomo Profeta e Luca Rubinacci.

Il Tar ha deciso per una sospensiva cautelare, in attesa di ascoltare le parti. Sfogliando le pagine delle sentenza è possibile carpire anche le motivazioni della Quinta sezione del Tribunale amministrativo. Il principale argomento è che la Regione non può intervenire su una materia regolata chiaramente da  un decreto legge come quello del Governo: "Non residua spazio alcuno - si legge nel provvedimento - per disciplinare diversamente l’attività scolastica in stato di emergenza sanitaria, in quanto interamente e minutamente regolata dalle richiamate disposizioni di rango primario"

Commentando l'ordinanza regionale, la sentenza parla addirittura di "provvedimenti amministrativi distonici rispetto alla scelta del legislatore". Poi, si passa ad analizzare la situazione pandemica e i giudici specificano che: "...neppure risulta che la regione Campania sia classificata tra le “zone rosse” e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico e che il solo dato dell’aumento dei contagi nel territorio regionale,
neppure specificamente riferito alla popolazione scolastica
".

Dalle memorie presentate dalla Regione Campania: "Non risulta peraltro alcun 'focolaio' né alcun rischio specificamente riferito alla popolazione scolastica. [...] E' dubbia anche l’idoneità della misura disposta, tenuto conto della prolungata chiusura connessa alle festività natalizie, che non ha, tuttavia, evitato l’aumento registrato dei contagi".

A questo punto, i toni della sentenza si fanno più duri e di fronte alle rimostranze di Palazzo Santa Lucia in merito al forte stress vissuto dagli ospedali regionali vengono messe in dubbio le misure precedente adottate contro la diffusione del Covid-19: "Le rappresentate difficoltà del sistema sanitario regionale, lungi
dal giustificare l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di 'collasso' anche sul sistema dei trasporti
". 

Alla luce di queste considerazioni, il Tar conclude accogliendo il ricorso e predisponendo "...l'immediato ripristino delle modalità di prestazione e di fruizione dei servizi educativi, scolastici e didattici regolati dalla pertinente normativa emergenziale di rango primario". Il che vuol dire che da domani 11 gennaio gli alunni di scuola dell'infanzia, elementari e medie torneranno in presenza

C'è attesa per quanto potrà accadere per il giorno 8 febbraio quando, però, è presumibile immaginare che il picco di contagi sarà alle spalle. Soprattutto c'è da capire se ci sarà una nuova mossa di Vincenzo De Luca che nelle ore precedenti aveva affermato che sospendere la sua ordinanza avrebbe avuto conseguenze catastrofiche per la Campania. 

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