Scuola, protestano i genitori degli alunni disabili
In cinquanta, appartenenti all'Associazione 'Tutti a Scuola', hanno manifestato davanti alla sede della Regione Campania contro i tagli agli insegnanti di sostegno del Ministero dell'Istruzione
Erano cinquanta i genitori, con i loro figli disabili e appartenenti dell'Associazione "Tutti a Scuola", quelli che questa mattina hanno manifestato davanti alla sede napoletana della Regione Campania contro i tagli agli insegnanti di sostegno del Ministero dell'Istruzione.
La loro richiesta si può riassumere così: il rispetto del rapporto uno a uno tra docente e alunno disabile come sancito dalla sentenza della Corte costituzionale numero 80 del 2010. Una sentenza che il Miur, nell'assegnazione delle cattedre di sostegno, non avrebbe seguito tanto che mancherebbero all'appello circa 9 mila docenti.
"La conseguenza dei tagli - spiegano i genitori - sono classi numerose con più alunni disabili". E tra le testimonianze c'è quella di Marianna Volo. "Mio figlio è autistico, ha 8 anni e quest'anno doveva andare in prima elementare, ma al 35esimo circolo dei Colli Aminei non mi hanno assegnato il sostegno. Ho vinto un ricorso al Tar, eppure mi sono sentita dire che non c'era l'insegnante e non so se mai l'avrò. Oggi è iniziata la scuola e mio figlio non ha potuto entrare in classe".
Come gesto simbolico, i genitori hanno inoltre lasciato gli zaini dei loro bambini all'assessore agli Affari generali della Regione Campania Pasquale Sommese affinché li porti al ministro Gelmini per ricordarle le difficoltà dei bambini disabili nell'ambito scolastico.
Basti pensare alle cifre quanto mai alte della Campania: 22.010 alunni disabili, e di questi oltre 17.200 invalidi al 100% con diagnosi di gravità. A livello nazionale, dunque, la Campania risulta essere al nono posto in Italia per numero di disabili nelle scuole. Sul podio c'è il Lazio (2,9%); seguono l'Abruzzo (2,7%), la Sicilia (2,6%), il Piemonte (2,5%), e Lombardia, Liguria e Emilia Romagna (2,4%).
Toni Nocchetti, presidente di "Tutti a scuola", conferma che "il finanziamento necessario ad implementare le competenze professionali e la qualità del tempo scuola è assolutamente insufficiente e la conseguenza della scelta scellerata del Ministro Gelmini di non attenersi alla legge avrà conseguenze disastrose soprattutto nella formazione delle classi. Calcoliamo che ci saranno in tutta la Campania almeno 3200 classi con più di un alunno disabile alcuni dei quali non avranno sostegno".