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Cronaca

Disastro ferroviario in Puglia, l'Orsa Campania: "Serve maggiore sicurezza anche a Napoli"

Il sindacato punta l'indice contro i politici ritenuti i principali colpevoli della tragedia

Lo scontro tra treni in Puglia ha provocato la morte di 23 persone. Ora è caccia ai colpevoli. Ecco a tal riguardo qual è la posizione del sindacato dell'Orsa Campania.

Pubblichiamo un estratto: "In questi due lunghissimi giorni passati, dopo il tragico scontro dei treni in Puglia, abbiamo ascoltato solo parole dai politici sulla sicurezza del trasporto ferroviario, parole che ci sentiamo di definire ipocrite, perché vengono proprio dai maggiori responsabili di questo disastro. Essi sono responsabili perché con le loro scelte (e con le loro non scelte) hanno determinato questo scempio nel trasporto pubblico locale, coi tagli che il governo centrale ha imposto regioni e che esse hanno "ribaltato" sulle alle aziende di trasporto, guidate nella maggior parte dei casi da ex-politici senza esperienza nel settore. Abbiamo così un mix micidiale, pochi soldi e poca competenza nel management, il tutto corredato da una casta vastissima formata da innumerevoli dirigenti e sterminate schiere di funzionari di alto livello (solo retributivo, però e non di capacità organizzative), una casta autoreferenziata che ha come unica dote quella di conoscenze "politiche", amicizie altolocate, parentele importanti nel mondo politico, economico, sindacale...ma, nella maggior parte dei casi, nessun altro merito professionale. Ed è proprio per mantenere e per alimentare questo complesso sottobosco di sperpero di denaro pubblico che i tagli avvengono solo tra il personale direttamente legato all'esercizio ferroviario e, ovviamente alla sicurezza dei trasporti. L'EAV a Napoli non è da meno se, come è evidente nelle iniziative messe in campo nelle scorse settimane dai lavoratori, proprio in seguito alla sentenza di primo grado per il processo sul deragliamento di un treno il 6 agosto 2010 (con 2 morti e 60 feriti). Ebbene, è proprio in seguito alla richieste fatte dal PM al processo ed alla condanna del macchinista, che i lavoratori hanno deciso di richiedere all'azienda, quando devono percorrere col treno quel tratto di ferrovia che fu teatro dell'incidente, un altro agente in cabina che impedisca, eventualmente che un errore umano possa di nuovo sfociare in tragedia, visto che da oltre 6 anni l'azienda è sorda ad impiantare su quella tratta un dispositivo che limiti automaticamente la velocità dei treni. Il costo dell'impianto del dispositivo è di 0 euro, visto che questa tecnologia è presente già in azienda e che gli operai che la devono montare sono già dipendenti dell'EAV".

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