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Cronaca

Scontri per il lockdown: la politica insorge contro i manifestanti

Condanna unanime di tutto il mondo politico. Il Governo appoggia De Luca

È una dura e ferma condanna quella che arriva dal mondo politico sui fatti accaduti ieri notte a Napoli. La manifestazione pacifica si è trasformata in una guerriglia urbana e oggi, da destra a sinistra passando per il Movimento 5Stelle, è unanime il coro di indignazione e di preoccupazione.

IL CAPO POLITICO M5S VITO CRIMI

"Quello che sta avvenendo in Campania non è accettabile. Comprendo l’esasperazione e i timori di tanti cittadini per la difficile situazione che stiamo vivendo, ma non posso credere che siano i commercianti gli autori di quella folle guerriglia urbana alla quale stiamo assistendo, quanto più persone che vogliono creare disordini. Occorre mantenere la calma, evitare lo scontro, stare al fianco di chi sta soffrendo per il momento che stiamo attraversando. Rivolgo anche un appello al governatore De Luca, affinché si rivolga ai cittadini campani con maggiore spirito distensivo e minore aggressività. Non è giusto esasperare ulteriormente un popolo già fortemente provato da questa dura esperienza. Adesso è necessaria la massima serietà e collaborazione fra istituzioni. Servono sicuramente misure forti di contrasto al diffondersi del virus, ma devono essere equilibrate e ponderate. Credo poi che le Regioni debbano oggi preoccuparsi di gestire al meglio il sistema sanitario a loro affidato, che in molti casi sta dimostrando deficit mai sanati. Esprimo infine - conclude - massima solidarietà alle forze di polizia, che stanno cercando di riportare ordine e sicurezza in città”.

IL MINISTRO DEGLI ESTERI, LUIGI DI MAIO

"Davanti alla violenza non ci sono scuse, nulla di tutto ciò è accettabile. Un Paese civile non può accettare episodi come quelli visti ieri a Napoli. Nessuno può permettersi di aggredire donne e uomini delle nostre forze dell’ordine. A chi, tra i partiti, continua ad alimentare polemiche soffiando sul fuoco del disagio chiedo di smetterla. a sofferenza degli italiani non è merce elettorale. La realtà e il dovere di chi rappresenta il Paese non è alimentare questa sofferenza, ma affrontarla offrendo soluzioni concrete ai suoi concittadini”.

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA, ROBERTO FICO

 "Sono state scene di una violenza inaudita quelle di ieri sera a Napoli, da condannare con fermezza. Non sono state l’espressione di un dissenso o dei comprensibili timori di imprenditori e lavoratori che stanno a attraversando momenti di difficoltà, ma una guerriglia criminale. La mia solidarietà massima e il mio ringraziamento vanno alle forze dell’ordine impegnate a fronteggiare gruppi organizzati che aspettavano il momento giusto per scendere in piazza con bastoni e bombe carta, e ai giornalisti aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro”. 

IL COMMISSARIO EUROPEO PAOLO GENTILONI

“A Napoli immagini di violenza contro la città e le forze di polizia. Una vergogna. E un oltraggio indecente per chi affronta le difficoltà e le sofferenze provocate dalla pandemia”.

LA LEADER DI FDI, GIORGIA MELONI

“Uno spettacolo ignobile, così come ignobile è stato vedere il sindaco della città De Magistris rimanere imperterrito in uno studio televisivo mentre Napoli esplodeva. Chi aggredisce le Forze dell`Ordine e mette a ferro e a fuoco una città è un delinquente, senza se e senza ma, e deve essere severamente punito per i reati che ha commesso. Solidarietà agli agenti feriti e a tutti i napoletani perbene, che si sentono abbandonati dalle Istituzioni e pretendono risposte concrete. E’ stato irresponsabile, da parte del Governo e del governatore della Campania De Luca, parlare dell`ipotesi di un altro lockdown senza prima spiegare come le Istituzioni si sarebbero occupate di chi rischia di perdere la sua unica fonte di reddito con una nuova chiusura". 

IL SEGRETARIO DEL PD NICOLA ZINGARETTI

 "Esprimo solidarietà e vicinanza alle Forze dell`ordine di Napoli per quanto accaduto ieri. Sono giornate difficili, ma mai nessuna violenza può trovare cittadinanza nella nostra democrazia. Ci sono migliaia di contagiati e, ancora in questi giorni, molte vittime. Il nemico è il virus, non le regole per contenerlo. Oggi più che mai con i napoletani e gli italiani che stanno combattendo con responsabilità per difenderci tutti. Con loro e per loro continueremo a difendere l’Italia dal virus. Uniti" 

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, NICOLA MORRA

"Ieri sera a Napoli, nell’irrazionalità di tante persone evidentemente inconsapevoli di quanto stavano facendo, c’era anche una sapiente regia. Accertata la presenza reale di uomini dei clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli, pur non essendoci fisicamente, c’erano anche con le loro `fesserie` tutti coloro che hanno sempre e soltanto ostentato sprezzo per le evidenze che la realtà ci ha offerto in tutti questi mesi. Il tutto è accaduto dimenticando cortei di camion militari impegnati a portare via bare, un Pontefice inverosimilmente solo in Piazza San Pietro durante uno dei riti più importanti della cristianità, tutti i `non ce n’è Coviddi’, e i loro amplificatori tv e social impegnati ad ottenere share ed ascolti perché fa più rumore l`albero che cade piuttosto che la foresta che cresce, erano là, immaterialmente, ad ostentare la loro stupidità. Solo che questi individui, con la loro irrazionalità narcisistica, stanno facendo danni enormi alla salute collettiva. E non glielo possiamo consentire. Li sconfiggeremo con la forza della ragione, con l’evidenza della verità. Ieri si è mostrata sui social la situazione polmonare di un malato di Covid-19. Inviterei tanti conduttori tv, finora sempre pronti ad invitare nei loro dibattiti il meglio del peggio, a mostrare immagini riprese nei reparti Covid-19, dando la parola agli operatori sanitari realmente impegnati a fermare il virus. Non quelli perennemente in Tv facendo pensare che non abbiano presenze significative in corsia, ma quelli anonimi che preferiscono stare accanto ai degenti piuttosto che alle videocamere.  Cambierebbe tanto. Si chiama realtà. Ricordiamoci - conclude - che cosa abbiamo visto e vissuto pochi mesi fa".

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