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Cronaca Pompei

Importante scoperta a Pompei: riemergono i resti della tomba di un impresario

Così il soprintendente Osanna: "Si tratta della scoperta più importante degli ultimi decenni fatta agli scavi archeologici di Pompei"

Il soprintendente al parco archeologico di Pompei Massimo Osanna l'ha descritta come "la scoperta più importante degli ultimi decenni fatta agli scavi archeologici di Pompei". Si tratta di una tomba monumentale in marmo con la più lunga epigrafe funeraria mai ritrovata: 4 metri in 7 righe.

È stata scoperta durante gli scavi volti alla ristrutturazione degli edifici nell'area di San Paolino. L'iscrizione dimostra che la tomba, spiega Osanna, "probabilmente apparteneva al personaggio più importante della colonia. Secondo le nostre ricostruzioni il defunto potrebbe essere Gnaeus Allieus Nigidius Maius, per una serie di attività che aveva svolto per i pompeiani, di cui abbiamo traccia".

Sulla tomba è riportato l'elogio al defunto, con momenti importanti della sua biografia. Eventi – l'assunzione della toga, le nozze – per i quali vennero organizzati grandi banchetti con migliaia di pompeiani".

Una delle informazioni più importanti riportate riguardano una rissa che, nel 59 d. C. scoppiò nell'anfiteatro. Divenne un vero e proprio scontro armato tra pompeiani e nocerini. "Nell'iscrizione rinvenuta – prosegue ancora Osanna – che completa le informazioni scritte da Tacito sull'episodio, si fa riferimento per la prima volta all'esilio che avrebbe colpito addirittura i due sommi magistrati in carica, ossia i duoviri della città. Dati inediti, dunque, su un momento importante della storia politica di Pompei. Poi c'è un altro aspetto importante: la scoperta ci permette di ricontestualizzare un pezzo importante finito al Mann alla metà del diciannovesimo secolo che probabilmente faceva parte della tomba monumentale".

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