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Sanità, la denuncia: "In Campania mancano 5mila infermieri"

Sciopero del sindacato Nursind sulla mancanza di personale: Cardarelli, Ospedale del Mare e Pellegrini gli ospedali più in sofferenza. "Siamo stanchi di turni massacranti. In queste condizioni non possiamo garantire assistenza ai cittadini che, esasperati, si sfogato su di noi. Le colpe sono di Regione e Asl"

Gli eroi sono stanchi. Sono stati incensati, più a parole che nei fatti, ma dopo due anni di turni massacranti per tappare i buchi di personale sono allo stremo delle forze. Per questo motivo, il sindacato Nursind ha proclamato uno sciopero nazionale per il 28 gennaio. A Napoli, presidiata la sede della Regione Campania del Centro direzionale. 

"Non possiamo garantire ai cittadini l'assistenza che vorremmo - afferma Marco Esposito, segretario cittadino - In Campania mancano 5mila infermieri. A Napoli, le strutture che soffrono di più sono quelle con il Pronto soccorso come Cardarelli, Ospedale del Mare e Pellegrini. Pochi infermieri lasciati a gestire un numero enorme di pazienti". 

E non mancano le testimonianze, come quella di Samuele, lanciato in un reparto Covid a poche settimane dalla laurea: "Non ero preparato, non lo erano nemmeno i miei colleghi. Ci hanno mandati allo sbaraglio senza formazione a gestire pazienti a cui non sapevamo rispondere". 

Dopo due anni di pandemia ci sono ancora ospedali che non riescono a garantire una corretta divisione dei percorsi sporco/pulito, come più volte denunciato dai lavoratori dell'Ospedale del Mare: "Nel mio reparto ci si contagia di continuo - racconta Giuseppe Barbetta - Capita spesso che in una stanza da quattro dobbiamo sistemare sei pazienti Covid". 

Poco personale significa, per l'utenza, anche lunghe attese e una conseguente esasperazione che porta a diversi momenti di tensione, se non a vere e proprie aggressioni al personale: "I cittadini sfogano su di noi la mancata assistenza - prosegue Marco Esposito - quando le colpe sono solo di Regione e Asl. Avrebbero dovuto assumere, programmare. E invece lo hanno fatto tardi e con numeri inadeguati". 

Il precariato del personale infermieristico è un altro dei problemi denunciati: "Siamo usa e getta - attacca Samuele - veniamo chiamati quando c'è l'ondata e mandati a casa quando il Covid si calma. Altro che eroi".  

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