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Cronaca Pendino / Via Pasquale Stanislao Mancini

Sciopero Cgil, la Campania si prepara: cinque cortei nella regione

A Napoli appuntamento il 6 settembre in Piazza Mancini alle 9,30. Al grido di "Un'altra manovra è possibile", lavoratori, cassaintegrati, pensionati, immigrati e studenti protesteranno contro la manovra del Governo Berlusconi

L'appuntamento in città è Piazza Mancini alle ore 9,30, ma in Campania ci saranno altri 4 cortei: piazza Vittorio Veneto a Salerno, piazza Ferrovia a Caserta, piazza Santa Maria a Benevento e piazzale Padre Pio a Grottaminarda. Queste le linee dello sciopero generale proclamato dalla Cgil il 6 settembre. Al grido di "Un'altra manovra è possibile": i lavoratori e le lavoratrici, i cassaintegrati, i pensionati, gli immigrati e gli studenti campani, chiamati in piazza dalla Confederazione, protesteranno contro la manovra del Governo Berlusconi.

Un provvedimento, denuncia appunto la Cgil, sbagliato, ingiusto ed inefficace "che penalizza fortemente il Sud con lo scippo dei Fondi FAS (6 miliardi nel 2011 e ulteriori 2,5 nel 2012) e con misure, come quella contro il riscatto di laurea, che penalizzano, in particolare, i lavoratori meridionali (85%) della pubblica amministrazione".

"Questa manovra - commenta Michele Gravano, segretario generale della Cgil Campania - è la Caporetto di Caldoro e del ruolo che egli gioca all'interno dello schieramento di centro-destra. Lui non voleva che fosse aumentata l'Iva a scapito delle pensioni. Tremonti, invece con un'operazione studiata, ha toccato tutto: pensioni, Iva, Fondi Fas. Senza il rilancio della crescita si renderanno necessari ulteriori provvedimenti. Nel complesso la manovra si basa sulle entrate e non sui risparmi e sulla reale razionalizzazione della spesa corrente di fondo. La nostra sensazione  è che non ci siano le coperture finanziarie. Sulla questione delle province, invece, siamo alla farsa".

Altro tema caldo quello dell'articolo 8 di cui la CGIL chiede lo stralcio "siamo di fronte ad un'aberrazione: una pesante ed inaccettabile violazione dello Statuto dei lavoratori, un attacco al Contratto Nazionale, un atto di dubbia costituzionalità e istituzionalmente scorretto che pretende di intervenire in campi affidati all'autonomia delle parti sociali". Altro capitolo, quello della "cancellazione" delle festività civili del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno e di quelli patronali, "che - affermano Errico e Gravano - costituisce un attacco alla memoria storica del paese e al lavoro".

Tante le adesioni allo sciopero raccolte dalla Confederazione in Campania. In primis, quelle del sindaco de Magistris, del regista Mario Martone e dell'amministrazione comunale di Grottaminarda, mentre andrà avanti fino al 5 settembre il volantinaggio a tappeto su tutto il territorio organizzato dalla Camera del Lavoro di Napoli. (Ansa)

 

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