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L'allarme / Pozzuoli

Sciame sismico nei Campi flegrei: riunione d'emergenza dei tecnici della Protezione civile

Dopo gli eventi delle ultime settimane, si sono incontrati con il comune di Pozzuoli per studiare una strategia di contrasto e valutazione dei danni

Si è svolta questa mattina presso la sala Emercom della Protezione Civile della Regione Campania una prima riunione tecnico-operativa a supporto del Comune di Pozzuoli per la valutazione degli effetti sul territorio del fenomeno bradisismico in atto.

All'incontro, chiesto dal sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia e coordinato dal Direttore Generale della Protezione civile, Italo Giulivo, hanno preso parte anche la direttrice dell'Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco, il Direttore Generale dell'Arpac, avvocato Stefano Sorvino, nonché i tecnici del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e i dirigenti della Protezione civile regionale.

La riunione ha preso in considerazione gli aspetti legati alle misure di prevenzione e mitigazione del rischio sismico e ha istituito due tavoli tecnici di lavoro: uno finalizzato alla valutazione di procedure standardizzate per il controllo dell'effetto delle sollecitazioni sismiche sui fabbricati e l'altro per il monitoraggio ambientale dei gas vulcanici in atmosfera nelle aree delle fumarole.

Lo sciame sismico della scorsa settimana

Nella settimana dal 14 al 20 marzo 2022, nell’area dei Campi Flegrei sono stati registrati 125 terremoti (Mdmax= 3.5±0.3). E' quanto si apprende dal bollettino settimanale di monitoraggio dell'Osservatorio Vesuviano/INGV emesso martedì 22 marzo. 

L’evento delle ore 15:14 del 16 marzo scorso con magnitudo 3.5 risulta l’evento di maggiore energia registrato a partire dalla ripresa dell’attuale fase bradisismica iniziata nel 2005, ma è anche l’evento più energetico registrato dal 1985. 

Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione da dicembre 2021 è di circa 13±2 mm/mese. Il sollevamento registrato alla stazione GPS di RITE è di circa 87 cm a partire da gennaio 2011.

I flussi di CO2 dal suolo misurati nell’ultima settimana non hanno mostrato variazioni significative. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~95°C.

Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica - si legge nel bollettino - non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine. 

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